INVESTIMENTI 14 febbraio 2022 4 minuti di lettura

Investire in commodities: le regole da seguire e gli errori da evitare

Scritto da  Moneysurfers

 

Investire in commodities: le regole da seguire e gli errori da evitare


INVESTIMENTI

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14 febbraio 2022

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4 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Se ultimamente anche tu sei stato attratto dagli investimenti in materie prime devi sapere che non sei solo. Moltissime persone si stanno interessando alle cosiddette commodities a causa dell'inflazione.

      In effetti l’inflazione, il mercato azionario e le materie prime possono essere definite “inversamente correlate”. Continua la lettura delle regole da seguire per investire in commodities per scoprire in che modo puoi integrare questa tipologia di investimenti nella tua strategia.

      Cosa sono le commodities?

      Il termine commodity deriva dal francese commodité, ed entra in uso nella lingua inglese fin dal 15° secolo a indicare quei materiali che sono alla base per la produzione di altri beni tramite opportune lavorazioni e processi industriali.

      Ecco alcuni esempi di materie prime, suddivise nelle principali categorie:

      • metalli preziosi: oro, platino, argento, palladio
      • metalli: alluminio, cobalto, nichel, rame, zinco, molibdeno, acciaio, stagno
      • beni agricoli: grano, soia, riso, avena, farina di soia, frumento, mais, olio di soia, soia, cacao, caffè, cotone, legname, succo d'arancia, tabacco, zucchero
      • energetici: petrolio, gas naturale, nafta, propano

      Più recentemente sono state introdotte le categorie Soft Commodities per indicare i beni agricoli, e Hard Commodities per tutte le altre categorie.

      Come hai certamente intuito, la speculazione finanziaria sulle materie prime è uno degli investimenti più antichi tuttora esistenti. Tuttavia, fino a pochi decenni fa, la contrattazione era limitata allo scambio fisico mediante una reale compravendita delle materie prime. Oggi invece esistono strumenti finanziari evoluti che permettono di non acquisire la piena proprietà del bene, ma di beneficiare dei movimenti di prezzo.

      Gli strumenti per investire in commodities

      Se ti interessa fare commodity trading, devi conoscere i 4 strumenti più utilizzati elencati qui sotto:

      • CFD (Contract for difference).
      • Futures;
      • ETF (Exchange Traded Funds);
      • ETC (Exchange Traded Commodities).

      1. CFD (Contract for difference)

      È uno strumento derivato che permette di effettuare negoziazioni sulle oscillazioni di prezzo della materia prima scelta. Questa tipologia di investimento rientra nella categoria dello spread trading, ovvero il trading sulla variazione di prezzo in un determinato lasso di tempo. Sono in assoluto i più utilizzati.

      2. Futures

      Sono costituiti da un contratto a termine in cui ci si impegna a vendere o acquistare un bene alla data e al prezzo stabilito dal contratto stesso.

      3. ETF

      Come qualsiasi ETF, quelli dedicati alle commodities sono pacchetti composti da più materie prime che danno la possibilità di diversificare il portafoglio e al tempo stesso di abbattere le commissioni di acquisto. Per saperne di più sugli ETF leggi anche questo articolo dedicato.

      4. ETC

      Sono gli ETF dedicati alle materie prime. Come gli ETF replicano le performance del loro sottostante in maniera fisica o sintetica.

      Nel primo caso la società che emette l’ETC acquista fisicamente il sottostante come garanzia dell’obbligazione, nel secondo caso l’emittente utilizza contratti derivati come i futures, sui quali si può andare long, short e a leva.

      Le 8 regole da seguire per investire in commodities

      Moneysurfers, sia all’interno dei corsi di formazione finanziaria, sia in tutti gli articolivideo pubblicati gratuitamente, si differenzia per un approccio alla formazione finanziaria consapevole che evita le grandi promesse e i soldi facili. Ecco perché abbiamo selezionato le 8 regole da seguire per investire sulle materie prime:

      1. Diversifica il tuo portafoglio di investimenti;
      2. Proteggiti dall’inflazione;
      3. Attento alla volatilità;
      4. Non esporti troppo;
      5. Mantieniti informato;
      6. Studia l’analisi tecnica;
      7. Apri un conto DEMO;
      8. Valuta di rivolgerti a un professionista.

      Vediamole nel dettaglio.

      1. Diversifica il tuo portafoglio di investimenti

      Una delle caratteristiche più apprezzate del mercato delle materie prime, è che abbiano una correlazione inversa al mercato azionario. Minore è la correlazione tra le attività, maggiore è il vantaggio di diversificazione. Ad esempio, quando il mercato è particolarmente nervoso, l’oro rimane molto stabile, o quando l’inflazione è alle stelle, le materie prime non perdono come i titoli azionari ma aumentano di prezzo.

      2. Proteggiti dall’inflazione

      L’inflazione è causata proprio dall’aumento del costo delle materie prime, che provoca un aumento dei prezzi dei prodotti finali, il quale a sua volta causa una perdita di potere d’acquisto per il consumatore finale. Per questo, l’investimento in commodities protegge le perdite di un portafoglio ben bilanciato anche in un momento di inflazione e svalutazione delle azioni societarie.

      3. Attento alla volatilità

      Le materie prime possono subire brusche oscillazioni di prezzo su intervalli di tempo limitati. Per questo, soprattutto se non sei un professionista, concentrati sulle materie prime ad alto volumedi negoziazioni come oro, argento, petrolio, rame o grano, per attenuare le fluttuazioni improvvise.

      4. Non esporti troppo

      Ti consigliamo di avere un’esposizione in materie prime tra il 5 e il 10% con un’eccezione per l’oro. Inoltre, valuta anche molto bene la stabilità e i volumi degli intermediari su cui operano gli strumenti derivati che selezioni, soprattutto se decidi di andare in leva finanziaria.

      5. Mantieniti informato

      Le materie prime sono soggette a molteplici fattori geopolitici, naturali o valutari. Una crisi politica in medio oriente può influenzare il prezzo del petrolio, un periodo di siccità o il clima avverso può invalidare un raccolto, un’elezione politica può incentivare l’utilizzo di energia solare e quindi l’approvvigionamento dell’argento per la costruzione dei pannelli.

      6. Studia l’analisi tecnica

      Oltre ai fattori di natura fondamentale elencati sopra, l’analisi tecnica dei grafici è di grandissimo aiuto per capire l’andamento futuro del prezzo, soprattutto per i trader che operano sul breve termine. Un consiglio PRO: dato che la grande maggioranza di commodities viene scambiata in dollari, prendi anche in considerazione il comportamento di quest’ultimo, poiché esso stesso potrebbe influenzare il mercato, o la conversione con la tua valuta di riferimento.

      7. Apri un conto DEMO

      Se sei davvero agli inizi, oltre a seguire le regole precedenti, apri un conto virtuale per prendere maggiore confidenza con l’apertura e la chiusura delle posizioni, i grafici e tutte le altre funzionalità della piattaforma che hai scelto.

      8. Valuta di rivolgerti a un professionista

      Il trading in materie prime non è una passeggiata, perché richiede diverse conoscenze e una certa attitudine al rischio. La migliore strategia che puoi adottare è quella di investire in primis sulla tua formazione, come quella offerta dal nostro corso Ethical Spread, il corso fatto apposta per gli investimenti sul mercato delle materie prime. Oppure, se non vuoi investire su te stesso, considera di rivolgerti a un professionista che ti possa impostare la strategia, almeno in fase iniziale.

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      I potenziali rischi del trading in commodities

      Alla luce delle regole che hai appena letto, vogliamo evidenziare i potenziali rischi che l’investimento in commodities può comportare:

      1. Volatilità. Come già detto nella regola n° 3, si tratta di un mercato molto volatile. Per cui occhio alla tua esposizione!
      2. Conoscenze tecniche. Alcune materie prime richiedono conoscenze specifiche che possono andare dalla politica alla meteorologia, dall’energetica alla componentistica. Per cui non improvvisarti in ambiti in cui non ti senti sicuro!
      3. Nessun dividendo. Non sono previste cedole o dividendi, per cui il tuo margine di utile può derivare esclusivamente dalla bontà delle tue operazioni!

      Ti è piaciuto questo articolo?

      Allora è importante che tu conosca la filosofia di Moneysurfers. Siamo formatori finanziari da oltre 15 anni, e siamo stati i primi a unire, nei nostri corsi, il benessere materiale e quello spirituale.

      Non guardiamo al denaro come a un fine, ma come a un mezzo per una vita più gratificante. Crediamo che ognuno dovrebbe arrivare ad avere i soldi per fare esattamente quello che ha voglia di fare; dipende dalle tue aspettative e dalle tue reali ambizioni capire di quanti soldi hai davvero bisogno.

      Ecco perché, per noi, il miglior investimento è quello su te stesso, sulla tua formazione e sul tuo futuro.

      Se pensi che le materie prime possano essere un investimento giusto per te, e per realizzare i tuoi sogni, inizia a studiare. Ti ringrazierai quando vedrai i risultati.

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      Alla prossima onda.

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