INVESTIMENTI 02 gennaio 2024 3 minuti di lettura

Spread trading in commodities: conviene? Quanto si può guadagnare?

Spread Trading in commodities: conviene? Quanto si può guadagnare?


INVESTIMENTI

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02 gennaio 2024

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      In questo articolo, esploreremo il fascino e le sfide dello spread trading nelle materie prime. Analizzeremo se questa strategia può essere redditizia e quanto un trader può aspettarsi di guadagnare, fornendo una panoramica chiara e diretta adatta sia ai neofiti che agli esperti del settore.

      Spread trading materie prime

      Cos’è lo spread trading?

      Lo spread trading è una strategia operativa di trading parecchio usata perché consente di avere diversi vantaggi rispetto ad una strategia meno elaborata. Tuttavia, essendo più complessa, richiede maggior attenzione per comprenderne il funzionamento e l’applicazione pratica. Questo articolo vuole dare una visione generale sul tema e, in particolare, sullo spread trading nel mercato delle commodities.

      Abbiamo parlato spesso nei nostri articoli sul significato della parola “spread”, quindi faremo solo un breve richiamo. Spread indica la differenza tra due valori (di solito tra due tassi di interesse) e il suo significato si adatta al contesto: ad esempio, se si parla di spread italiano, allora si intende la differenza di rendimento tra le obbligazioni italiane a 10 anni, e quelle tedesche a 10 anni. Parlando di spread trading, invece, si fa riferimento alla differenza tra i prezzi di due strumenti finanziari.

      spread trading su materie prime

      Strategia di spread trading 

      Lo spread trading solitamente prevede l’investimento in due strumenti finanziari dello stesso mercato, come ad esempio due indici o titoli azionari correlati, due commodities della stessa tipologia (come oro e argento), oppure due futures di uno stesso strumento finanziario con scadenze diverse.

      Ciò che prevede lo spread trading è l’investimento simultaneo nei due strumenti finanziari, con un’operazione long e l’altra short. Si sceglie l’asset più forte per l’operazione long, mentre invece si apre un’operazione short sull’asset più debole. Il grande vantaggio dello spread trading è che non bisogna indovinare la direzione in cui muoverà il mercato, ma bisogna individuare l’asset più forte e quello più debole. Essendo i due asset correlati, ipotizzando i due scenari, si avrà che: se entrambi aumentano di prezzo, l’asset più forte tenderà a salire di più rispetto a quello più debole, portando quindi un profitto tramite l’operazione long che è maggiore rispetto alla perdita che si subisce a causa dell’operazione short; viceversa, se entrambi gli asset si deprezzano, l’asset più debole tende a subire maggiori perdite, e quindi l’operazione short porterà maggiori profitti rispetto alla perdita dell’operazione long sull’asset più forte. 

      Come funziona lo spread trading 

      Tenendo conto della spiegazione al paragrafo precedente, ben si capisce che grazie allo spread trading, si riesce a guadagnare senza indovinare la direzione in cui muoverà il prezzo, ma individuando due asset correlati, di cui uno è più forte dell’altro. Nello specifico, ciò che porta il profitto è la differenza di incremento (o decremento) di prezzo tra i due strumenti finanziari, e quindi l’andamento dello spread. Ad una variazione dello spread, se sono stati individuati correttamente l’asset più forte e quello più debole, corrisponde un profitto del trader.

      Come iniziare a fare spread trading

      Per iniziare a fare spread trading è necessario avere accesso al mercato dove si vuole operare, e quindi serve avere un account su un broker. Dopodiché, è fondamentale essere consapevoli del funzionamento della strategia per poter fare trading correttamente. Possono risultare molto utili alcune risorse che si possono trovare online, come ad esempio la stagionalità dei prodotti finanziari oppure alcune notizie geopolitiche, macroeconomiche o inerenti ad un titolo specifico.

      Spread trading di materie prime

      Spread trading: commodities e stagionalità 

      Soprattutto quando si parla di spread trading nel mercato delle commodities, la stagionalità è parecchio usata. Per stagionalità si intende l’andamento del prezzo medio di un titolo durante l’anno calcolato su un arco temporale sufficientemente lungo (solitamente almeno dieci anni). 

      Dopo aver ottenuto i grafici stagionali dei prodotti finanziari, si può anche calcolare lo spread tra i due, così da ottenere come muove mediamente lo spread durante l’anno. 

      L’importanza della stagionalità nelle commodities deriva dal fatto che la loro domanda e offerta spesso è influenzata da eventi ricorrenti durante l’anno, come l’alternarsi delle stagioni, dei periodi di semina e raccolta, ecc. 

      Spread basso: quando conviene

      Parlando invece di forex, è possibile sfruttare lo spread tra due valute a proprio vantaggio operando con una strategia chiamata carry trade.

      Per operare è necessario individuare due valute i cui paesi hanno tasso di interesse diverso, e che hanno una certa stabilità del cambio nel medio periodo. Si prende a prestito una somma di denaro nella valuta il cui tasso di interesse è più basso, così da acquistare la valuta estera e usarla per comprare titoli di stato del paese che offre un rendimento maggiore rispetto al costo del finanziamento. La differenza tra il rendimento offerto dai titoli di stato e il costo del capitale, è il profitto dell’operazione. 

      Essendo la differenza tra i due tassi di interesse il proprio guadagno, esso aumenta se lo spread tra i due paesi è maggiore. Al contrario, quando lo spread si riduce, è necessario chiudere l’operazione dato che si rischia di guadagnare dai titoli di stato meno rispetto al costo del finanziamento. 

      Inoltre, questa strategia espone al rischio cambio, che comunque può portare ad un aumento o una riduzione del profitto, se non una vera e propria perdita. Per rischio cambio si intende il rischio che il cambio tra le due valute subisca variazioni nell’arco del tempo. In tal caso, l’operazione potrebbe risultare svantaggiosa.

      Spread trading

      Se stai valutando di approcciarti al mondo dello spread trading in materie prime, il nostro corso Ethical Spread Boost può accompagnarti in questo viaggio, insegnandoti tutto ciò che devi sapere per investire con profitto in materie prime.

      Imparerai come attivare un’entrata economica aggiuntiva solida e a basso rischio totalmente indipendente dalle borse e altre cose più rischiose, e come portarti a casa profitti importanti senza il bisogno di diventare un esperto del trading. 

      Ricorda: è una strategia che dura da decenni e che sì, richiede un po' di impegno e disciplina (3 ore al mese), ma porta risultati concreti e tangibili: i nostri corsisti, dal 2022 a oggi, hanno ottenuto profitti superiori al 50%.

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