INVESTIMENTI 15 settembre 2022 3 minuti di lettura

Investire a breve termine? Ecco i nostri consigli

Scritto da  Moneysurfers

Investire a breve termine? Ecco i nostri consigli


INVESTIMENTI

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15 settembre 2022

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3 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Fammi indovinare: stai googlando “come investire a breve termine” perché hai bisogno di mettere al sicuro i tuoi risparmi per un futuro non troppo lontano e al tempo stesso cercare di guadagnare qualcosina in più degli interessi zero del conto corrente, vero?

      Spesso capita di voler proteggere piccole o grandi somme dall’erosione dell’inflazione in vista di una spesa prevista, ma non immediata. Eccoti quindi i consigli su quale investimento a breve termine scegliere, da quelli più sicuri e quelli ad alto rendimento.

      Perché investire a breve termine?

      Lo spunto per questo articolo ci è venuto dalla richiesta di una nostra corsista freelance in partita IVA. Lei ogni mese deve mettere da parte un bel gruzzoletto per il pagamento delle tasse. È come se i soldi non fossero suoi, ma deve custodirli per un certo numero di mesi già calcolati.

      Tenerli fermi su conto corrente, se non è scelto con cura, generano solo dei costi di bollo inutili, mentre l’investimento a medio o lungo termine non è contemplabile in questa finestra temporale. Inoltre, non potrebbe neanche permettersi un rischio e una volatilità troppo alti, pena l’impossibilità di pagare le tasse alla data di scadenza.

      Come la nostra corsista, moltissime altre persone hanno necessità simili. Infatti, investire a breve termine si rivela molto utile a chiunque necessiti di accantonare una parte di risparmi per una spesa futura, ma vicina nel tempo. L’anticipo del mutuo, l’acquisto di una macchina, il costo di un bel viaggio oppure un matrimonio programmato per tempo sono solo alcuni esempi.

      Identikit dell’investimento a breve termine

      Se anche tu hai necessità di fare un investimento a breve termine, prima di scoprire i nostri consigli, dovresti conoscere le sue caratteristiche distintive. In generale, un investimento a breve termine è caratterizzato da 4 fattori ricorrenti:

      • stabilità – il loro valore non deve subire oscillazioni, soprattutto al ribasso;
      • liquidità – devono consentirti di accedere rapidamente alla tua disponibilità;
      • bassi costi di transazione – i costi di gestione (apertura, chiusura, movimentazione) devono essere molto bassi per non erodere troppo i guadagni;
      • bassi rendimenti – per garantire i primi 3 fattori elencati, i rendimenti sono spesso molto bassi. In fondo la sicurezza ha un costo.

      Considerando le caratteristiche sopra elencate, prima di attuare la tua strategia di investimento a breve termine, ti consigliamo di verificare queste condizioni:

      • il livello di rischio dell’investimento, per valutarne la stabilità;
      • la durata del vincolo, per valutarne la liquidità;
      • gli eventuali “costi nascosti” di gestione e commissioni;
      • le penali previste in caso di chiusura anticipata.

      Ma veniamo al dunque, passando in rassegna prima gli investimenti più sicuri e poi quelli ad alto rendimento.

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      I consigli di investimento più sicuri

      Esistono investimenti sicuri a breve termine? Esistono sicuramente investimenti più sicuri di altri, passiamoli velocemente in rassegna. 

      Conti deposito

      Sono probabilmente la migliore alternativa ai soldi fermi sul conto corrente. Sono garantiti dallo Stato fino a 100.000 euro grazie al Fondo di Sicurezza dei Depositi.

      Obbligazioni garantite

      Sono titoli a reddito fisso emessi dalle banche, anch’esse garantite dal Fondo di Sicurezza dei Depositi.

      Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)

      Sono titoli del debito pubblico italiano di breve termine, con scadenze di 3, 6 o 12 mesi. Sono considerati molto liquidi e dal rischio minimo, Si può investire a partire da 1.000 euro.

      Buoni Fruttiferi Postali

      Erano i protagonisti assoluti negli anni ’80 e ’90 per via dei loro ottimi rendimenti e della garanzia dello Stato. Godono di una tassazione agevolata del 12,50% contro il normale 26%

      Titoli di stato

      Quelli più affidabili sono quelli di Paesi con rating AAA e preferibilmente appartenenti all’area Euro, per limitare il rischio di cambio valuta.

      Fino a qualche decennio fa, queste tipologie di investimento garantivano interessi annui a doppia cifra, qualche lettore se lo ricorderà, ma oggi non è più così. I tassi d’interesse su conti deposito, titoli di Stato o buoni fruttiferi non superano l’1.5% nei migliori casi.

      Tuttavia, piuttosto che niente è meglio piuttosto. Pur garantendo dei rendimenti molto bassi sono sempre una valida alternativa al conto corrente.

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      I consigli di investimento ad alto rendimento

      Come detto in precedenza, aumentando il potenziale guadagno diminuiscono (notevolmente) la sicurezza e la stabilità.

      Selezionando gli investimenti a breve termine e ad alto rendimento si entra nell’universo del trading, dove le garanzie sono molto limitate ma al tempo stesso le percentuali di guadagno raggiungibili prendono il volo. Grazie al trading online puoi fare operazioni davvero a brevissimo termine, anche di pochi minuti. Un piccolo disclaimer, non ti consigliamo di scegliere queste strategie di investimento a breve termine se i soldi ti servono per una spesa specifica, come abbiamo detto in apertura dell’articolo. Considera invece queste idee soltanto se punti ad alti guadagni e sei disposto a perdere anche il 100% di quello che investi.

      Vediamo quali sono gli strumenti più conosciuti:

      Azioni

      Non è altro che acquistare pezzetti di una società quotata in borsa e partecipare così al suo apprezzamento, o anche al suo deprezzamento. Il mercato azionario sul lungo termine si è rivelato uno dei più redditizi in assoluto, se non il più redditizio. Ma sul breve termine è più simile a fare un giro su una montagna russa che a una passeggiata in collina. È vero, ci sono titoli che raddoppiano o anche più nel giro di qualche mese, ma azzeccare quelli giusti, se non sei un trader professionista, è fortuna, non strategia.

      Spread Trading

      Lo spread trading è il trading sulle materie prime, o commodities, quali metalli (alluminio, cobalto, oro…), beni agricoli (grano, soia, riso…) ed energetici (petrolio, gas naturale, nafta…).

      Gli investimenti sulle materie prime sono saliti alla ribalta negli ultimi tempi per la loro decorrelazione dai mercati azionari, ovvero l’essere sganciati dall’andamento degli ultimi. Anzi, spesso nei momenti di crisi le materie prime sono quelle che si apprezzano maggiormente: ti sei accorto/a di quanto sia arrivato a costare il gas, il petrolio o il grano ultimamente?

      La strategia di Moneysurfers su questa tipologia di investimento, condensata nel corso Ethical Spread Boost, può fruttare oltre il 40% all’anno, impiegando circa 3-4 ore al mese sulle operazioni, con un tasso di operazioni in profitto dell’80%.

      Ovviamente, per quanto alta, una percentuale del 80% non garantisce il tuo patrimonio, per cui tornando al discorso del paragrafo precedente, se hai strettamente bisogno della somma che investi per una spesa programmata, scegli una modalità meno redditizia ma più sicura. Se invece vuoi iniziare a investire con profitto sulle materie prime, visita la pagina del corso e chiedici maggiori informazioni.

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