INVESTIMENTI 17 febbraio 2024 4 minuti di lettura

Liquidità: investire senza rischi?

Liquidità: investire senza rischi?


INVESTIMENTI

GLOSSARIO FINANZIARIO

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17 febbraio 2024

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4 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Nel mondo degli investimenti, la parola "liquidità" evoca spesso un'immagine di sicurezza e accessibilità

      Ma siamo sicuri che “liquidità” vada di pari passo con “rischio zero”?

      La liquidità, in termini semplici, rappresenta la facilità con cui un asset può essere convertito in contante senza influenzarne il valore. 

      Suona come il Santo Graal degli investimenti, vero? Una via di mezzo tra il tenere il proprio denaro sotto il materasso e l'azzardo di mercati volatili. Ma prima di saltare a conclusioni affrettate, analizziamo le sfumature che caratterizzano la liquidità.

      È fondamentale comprendere che investire in liquidità non è un passaporto per l'assenza di rischi

      L'investimento in liquidità, con strumenti come i fondi di liquidità e i conti di liquidità, si propone come una soluzione per chi cerca stabilità e accesso immediato al proprio capitale. Ma come per ogni asset, il management di questi strumenti è cruciale

      La gestione attenta del proprio portafoglio, con una dose bilanciata di asset liquidi, può effettivamente minimizzare l'esposizione ai rischi, ma non eliminarla completamente. Ma è un equilibrio delicato, che richiede non solo una conoscenza approfondita del mercato, ma anche una comprensione delle proprie necessità finanziarie e orizzonti di investimento.

      Quindi, la questione non è se investire in liquidità sia privo di rischi, ma come possiamo gestire saggiamente quei rischi per proteggere e far crescere i nostri investimenti. 

      liquidità e inflazione

      Cosa significa investire nella liquidità: conti di liquidità e fondi monetari

      Cosa significa esattamente investire in conti di liquidità e fondi monetari? Approfondiamo per scoprire come questi strumenti possano arricchire il nostro arsenale finanziario.

      Investire nella liquidità attraverso conti di liquidità e fondi monetari significa posizionarsi in un luogo dove la sicurezza del capitale incontra la flessibilità

      I conti di liquidità, per esempio, offrono la possibilità di accedere facilmente ai propri fondi, mantenendo nel contempo un rendimento modesto. Sono l'equivalente finanziario di tenere il denaro in un luogo sicuro, ma con il vantaggio aggiunto di generare interessi.

      D'altra parte, i fondi monetari mirano a offrire un rendimento leggermente superiore rispetto ai conti di liquidità, investendo in strumenti di debito di breve termine e di alta qualità. Questi fondi, gestiti con prudenza, possono servire come un efficace cuscinetto contro l'inflazione, pur offrendo una liquidità pressoché immediata.

      Entrambi gli strumenti sono pilastri fondamentali per chi cerca di mantenere una parte del proprio portafoglio in asset altamente liquidi, pronti per essere mobilitati in caso di necessità o opportunità di investimento. La scelta tra conti di liquidità e fondi monetari dipenderà dalle proprie esigenze specifiche di liquidità, orizzonte temporale e tolleranza al rischio.

      In sintesi, investire nella liquidità attraverso conti di liquidità e fondi monetari non è solo una questione di parcheggiare il proprio denaro. È una strategia deliberata per preservare il capitale, garantire l'accessibilità e, in alcuni casi, catturare un rendimento senza esporre eccessivamente il proprio portafoglio al rischio di mercato. 

      Un equilibrio, quindi, che merita considerazione attenta nel contesto più ampio della gestione degli investimenti.

      Cos'è il rischio di liquidità di un investimento?

      Il rischio di liquidità si manifesta quando non siamo in grado di vendere o convertire un asset in contante rapidamente senza subire una perdita significativa nel suo valore. 

      Il rischio di liquidità si insinua nelle pieghe degli investimenti più inaspettati, trasformando quello che sembrava un rifugio sicuro in una sfida imprevista. Si tratta di una considerazione fondamentale per ogni investitore, poiché influisce direttamente sulla capacità di reagire alle fluttuazioni del mercato o alle necessità personali di liquidità. 

      In scenari di mercato tesi, anche gli asset ritenuti altamente liquidi possono incontrare difficoltà nella vendita a prezzi ottimali, evidenziando l'importanza di una strategia di investimento ben ponderata che tenga conto di tali rischi.

      Riconoscere e gestire il rischio di liquidità richiede dunque un'attenta pianificazione e una comprensione delle dinamiche di mercato. Questo non solo ci prepara meglio ad affrontare le incertezze, ma ci permette anche di navigare con maggiore sicurezza verso i nostri obiettivi finanziari, mantenendo un equilibrio tra crescita, rendimento e liquidità.

      Rischio di liquidità: problemi ed esempi recenti

      Avendo delineato l'importanza di comprendere e gestire il rischio di liquidità, è cruciale esaminare alcuni problemi ed esempi recenti che hanno messo in luce questa sfida nel mondo reale degli investimenti. 

      Questi casi dimostrano vividamente come il rischio di liquidità possa influenzare sia i mercati che gli investitori individuali, spesso con conseguenze immediate e significative.

      • Pandemia di COVID-19:

                  1. Le aziende hanno avuto un calo improvviso dei ricavi a causa dei lockdown e delle restrizioni.

          1. Le banche centrali hanno dovuto iniettare liquidità nei mercati per evitare una crisi finanziaria.

      • Guerra in Ucraina:

          1. Le sanzioni contro la Russia hanno causato volatilità sui mercati finanziari.

          2. Le banche e le aziende russe hanno avuto difficoltà a ottenere liquidità.

      • Crisi energetica:
          1. L'aumento del prezzo del gas e del petrolio ha causato un aumento dei costi per le aziende e le famiglie.

          2. Questo potrebbe portare a una riduzione della liquidità nell'economia reale.

      Questi episodi servono come campanelli d'allarme, ricordandoci che il rischio di liquidità non è un fantasma lontano, ma una realtà concreta che richiede una vigilanza costante. 

      Come gestire il rischio di liquidità

      Tutto chiaro, ma quindi: come possiamo gestire efficacemente il rischio di liquidità? 

      Una delle prime mosse nella gestione del rischio di liquidità è la diversificazione del portafoglio. Non ponendo tutte le uova nello stesso paniere, si riduce il rischio che un'improvvisa necessità di liquidità forzi la vendita di asset in condizioni sfavorevoli. 

      Hai mai considerato il settore delle biotecnologie (Biotech) come parte del tuo portafoglio? Le possibilità offerte da questo ambiente dinamico e in rapida espansione potrebbero rappresentare non solo una frontiera nuova e stabile per diversificare i tuoi investimenti, ma anche un'opportunità per contribuire al progresso in un campo che tocca la vita di milioni di persone.

       

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      Un altro approccio è la pianificazione attenta dell'orizzonte temporale degli investimenti. Essere consapevoli di quando potrebbe essere necessario accedere ai propri fondi permette di allineare gli investimenti con i propri obiettivi finanziari e i tempi di liquidità, mitigando così il rischio di dover vendere in un momento inopportuno.

      Infine, la comprensione e il monitoraggio costante del mercato svolgono un ruolo cruciale. Essere al corrente delle condizioni di mercato che possono influenzare la liquidità degli asset permette di anticipare e, se necessario, di agire per riadattare la strategia di investimento prima che le onde del rischio di liquidità diventino troppo forti.

      Attraverso queste pratiche, gestire il rischio di liquidità diventa un processo dinamico di bilanciamento e adeguamento, un viaggio attraverso il quale si può navigare con maggiore sicurezza verso la realizzazione dei propri obiettivi finanziari.

       

      difendersi da inflazione

      Liquidità e liquidabilità di uno strumento finanziario

      Liquidità e liquidabilità sono sinonimi? Questi termini, sebbene spesso usati in modo intercambiabile, svelano sfaccettature distinte che incidono direttamente sulla strategia di investimento e sulla capacità di reazione agli imprevisti del mercato.

      Come anticipato, la liquidità di uno strumento finanziario indica la facilità con cui può essere convertito in contante, senza significative perdite di valore. 

      La liquidabilità, d'altra parte, si riferisce alla capacità di vendere tale strumento in un tempo ragionevole e con un impatto minimo sul suo prezzo. 

      Per esempio, un'azione quotata in un grande mercato azionario può essere considerata sia liquida sia facilmente liquidabile, offrendo agli investitori la flessibilità di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato. Al contrario, un investimento in un bene immobiliare, pur potendo essere liquido nel lungo termine, potrebbe non godere della stessa liquidabilità nel breve termine, richiedendo una pianificazione più attenta e un orizzonte di investimento allineato.

      Entrambi i concetti sono vitali per valutare la prontezza di un asset a fronteggiare le necessità finanziarie immediate e per pianificare le uscite in modo strategico.

      Sei alle prese con la diversificazione del tuo portafoglio e vuoi scoprire gli investimenti, più o meno liquidi, che meglio si adattano al tuo profilo come investitore? I nostri esperti possono supportarti per trovare il percorso più indicato per te.

       

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