INVESTIMENTI 26 gennaio 2022 6 minuti di lettura

Strategia di investimento: perché è importante e come impostarla

Scritto da  Moneysurfers

 

Strategia di investimento: perché è importante e come impostarla


INVESTIMENTI

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26 gennaio 2022

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6 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

    Commenti


      Spesso chi si avvicina o chi fa investimenti non possiede una vera strategia di investimento. In questo articolo spiego perché è importante e come impostarla.

      La maggior parte delle persone che effettuano investimenti non hanno una strategia, ma seguono i consigli e le dritte di persone più o meno qualificate. Dal caso peggiore dove si fa l’investimento basandosi sui consigli del cugino panettiere, a quello che si sente al pub con gli amici, fino ad arrivare a seguire i consigli di youtuber e analisti del Sole 24 ore, piuttosto che il dipendente della banca.

      Sono 3 tipologie di persone diverse, tutte con dei conflitti di interesse, che non permettono loro di fare il tuo bene.

      • Il cugino e l’amico da consigli per soddisfare il suo ego (guardami quanto sono intelligente e bravo).
      • Lo youtuber e l’analista del giornale devono pubblicare tantissimo ogni settimana perché guadagnano in base alle visite e alle visualizzazioni o click sulle pubblicità all’interno dei loro contenuti, questo a discapito della qualità del contenuto stesso.
      • Il promotore finanziario della banca promuove i fondi dove guadagnerà più commissioni, o che la banca ha deciso che deve spingere di più, spesso perché è la banca a guadagnarci di più.

      E se questo è un problema, il problema più grande è: ma quando è giusto prendere profitto o accettare una eventuale perdita? Dove sono amici, youtuber e consulenti quando noi dobbiamo prendere questa decisione?

      9 passaggi chiave per definire la propria strategia di investimento

      Quali sono gli step esatti da seguire quando si vuole investire e non si vuole andare a caso, col rischio di farsi travolgere da facile euforie e devastanti depressioni di mercato?

      Forse non sono sexy, forse non sembrano così innovativi, ma proprio per questo funzionano e devono essere sempre presenti in qualsiasi strategia di investimento.

      Ecco 9 passaggi chiave per definire la tua strategia di investimento.

      1. Individuare il tuo obiettivo

      Identifica esattamente in termini pratici perché stai investendo. Non puoi dire per fare più soldi, devi creare un obiettivo concreto. Una vacanza, la casa al mare, l’università del figlio, la pensione alternativa, una cassa di sicurezza etc…solo una volta individuati gli obiettivi concreti puoi identificare la mole di denaro esatta che ti servirà. Più questo passaggio è svolto in maniera approfondita, meglio riuscirai ad affrontare i passaggi successivi.

      2. Individuare il tuo capitale disponibile per l’investimento

      Hai già un capitale da investire o devi costruirlo. Vuoi aggiungere ogni anno, o ogni mese dei capitali ai tuoi investimenti? Se investi tutti quei soldi ne avrai altri per pagare spese impreviste, bollette, mutui, etc…? Sei tranquillo nell’investire quel capitale?

      3. Identificare lo strumento adatto per investire a seconda dei tuoi capitali e dei tuoi obiettivi

      Se vuoi aumentare il tuo cashflow mensile con degli affitti, ma non hai i soldi per comprare un immobile, difficilmente l’immobiliare sarà lo strumento adatto al tuo investimento. Ma magari saranno adatti degli ETF obbligazionari.

      Spesso le persone investono in base allo strumento d'investimento di cui hanno sentito parlare, perché magari innovativo. Ma uno strumento di investimento è uno strumento, quindi è adatto solo a certi obiettivi. Forse riuscirai a bere una zuppa con una forchetta, ma vuoi mettere quanto sia più facile con il giusto strumento: il cucchiaio?

      4. Identificare la strategia di entrata

      Esistono molte strategie per entrare in un investimento e spesso dipendono dall'investimento stesso. Possono basarsi sul prezzo, sul tempo (in caso di investimenti con tanta ciclicità) e altri ancora, come una strategia a piano di accumulo, che non prendono in considerazione né il prezzo nel tempo. La bontà di una entrata può essere decisa tramite l’analisi tecnica, l’analisi fondamentale, l’analisi economica, volumetrica, difficile spiegarle tutte, ma sapere cosa si sta facendo è importante, perché la strategia di uscita dovrà essere coerente.

      5. Identificare come uscire dal nostro investimento

      Prima ancora di effettuare l’investimento, dobbiamo già sapere come ci comporteremo in caso positivo ovvero il nostro investimento sta andando bene, chiedendoci una semplice domanda: “quando è abbastanza?”

      MA dovremmo sapere anche quando uscire in caso di un investimento che non sta andando nel verso giusto. Quando la perdita è abbastanza grande da capire che è meglio uscire prima di fare danni maggiori?

      La strategia di uscita dovrebbe essere coerente alla metodologia che abbiamo usato per entrare. Quindi se siamo entrati in un investimento tramite l’analisi tecnica, sarebbe opportuno uscire rispettando la stessa metodologia. Se abbiamo una strategia a piano di accumulo, probabilmente l’uscita sarà predeterminata rispetto ad una data futura, e non in base al prezzo raggiunto dal bene su cui abbiamo investito.

      6. Definire quanto rischiare 

      Non siamo ancora entrati nell'investimento, ma sappiamo dove dobbiamo entrare e anche dove uscire. Ora dobbiamo parametrare la perdita rispetto al capitale che vogliamo rischiare. In certi casi questo parametro è facile da capire, in altri casi è più difficile. 

      Se per esempio compriamo un’azione a 100 dollari e capiamo che sarebbe opportuno uscire in perdita quando vale 80, perdendo un 20%, dobbiamo capire a quanto vogliamo corrisponda questa perdita sul nostro capitale. Se per esempio non vorremmo, in caso negativo, perdere più di 20.000 euro, allora dobbiamo investire massimo 100.000 euro in questa azione, comprando esattamente 1.000 azioni. Ma se non vogliamo perdere più di 10.000 euro, dovremo comprare solo 500 azioni, investendo quindi 50.000 euro.

      7. Verificare quanto sei stato in grado di diversificare 

      Una delle regole d’oro degli investimenti, è: non mettere tutte le tue uova in un paniera. Le cose possono andare male, e fidati che prima o poi andranno male, anche agli investitori più bravi. 

      Ma con la giusta diversificazione, ovvero investendo in più strumenti diversi, in più beni, decorrelati tra loro, sarà difficile che questi vadano tutti male contemporaneamente. Questo ci aiuta ad avere escursioni minori del nostro portafoglio di investimenti e dormire quindi sonni tranquilli.

      8. Investire

      Ora che abbiamo capito esattamente dove entrare, quando uscire, quanto rischiare e la corretta diversificazione, possiamo finalmente fare il nostro investimento.

      9. Monitorare

      Il monitoraggio di un investimento può essere automatico, ovvero possiamo in determinate piattaforme e home banking dire alla banca quando uscire in positivo o in negativo da un investimento. O semplicemente ogni tot mesi, o giorni, o ore, a seconda del nostro obiettivo temporale di investimento, andare a controllare.

      Come definire gli obiettivi 

      Approfondiamo il punto 1. Gli obiettivi non vanno mai definiti come prima cosa in termini monetari.

      Le persone vengono mosse principalmente da desiderio, o amore, piuttosto che da paura. Se analizziamo queste due forze della natura desiderio/paura possiamo capire quali sono i nostri obiettivi più veri. 

      Uno dei grandi problemi della civiltà attuale è che seguiamo obiettivi non nostri. Siamo influenzati da famiglia, scuola, social media, televisione. Tutte queste influenze ci spingono a seguire obiettivi che non ci danno felicità, non ci gratificano. Pensa a quante persone hanno fatto un percorso di studi, senza rendersi conto che lo facevano solo per soddisfare le aspettative di genitori o amici. Si sono tutti ritrovati a sprecare anni di studio, passando giornate infelici. 

      Quante persone hanno iniziato a fare il cuoco, spinte da svariati programmi televisivi, per poi scoprire che quel mondo non era adatto a loro.

      Magari pensi di volere la casa al mare, la Ferrari piuttosto che voler fare il giro del mondo. Ma sei sicura che questo è un tuo reale obiettivo?

      Riusciamo ad essere più concentrati, energetici, gratificati e disciplinati quando gli obiettivi che stiamo perseguendo sono veramente i nostri

      La stessa cosa vale per obiettivi finanziari. Se stai risparmiando e investendo per la casa al mare, ma sotto sotto a te piace la montagna o preferisci fare il nomade su una roulotte scassata, farai molta fatica a rispettare il piano di investimento. E l’investimento non andrà come deve.

      Comprendere i propri veri obiettivi è veramente il 50% del lavoro per ottenere risultati negli investimenti.

      È meno sexy e meno convincente rispetto a dirti, investi in questa nuova azienda che sarà la nuova Facebook e ti renderà milionaria. Ma è tremendamente più realistico, pratico ed efficace.

      Non a caso è il primo passaggio di una vera strategia di investimento.

      Quali domande farsi 

      Ennesima banalità, ma tremendamente efficace. Farsi le domande e farsi le domande giuste è il primo passo verso la creazione di una giusta strategia di investimento.

      In questo articolo ho riportato già tante domande che possono aiutare la tua comprensione di quello che stai facendo. Ma ecco una lista di domande che possono tornarti utili per capire perché avere una strategia di investimento è importante e come impostarla, secondo le tue reali esigenze.

      • Quali sono i tuoi obiettivi?
      • Se raggiungessi questo obiettivo come cambierebbe la tua vita?
      • Se non raggiungeresti questo obiettivo come ti sentiresti?
      • Perché hai scelto questo bene o strumento di investimento?
      • Quante ore hai speso per studiare questo investimento?
      • Quale è il rischio di questo investimento?
      • Quanti soldi perderai se le cose vanno male?
      • Quanto tempo devi dedicare a questo investimento?
      • Quanti soldi guadagnerai se questo investimento va bene?
      • I soldi che guadagnerai sono abbastanza per il tuo obiettivo?
      • Quanto è distante negli anni il tuo obiettivo?
      • Chiudi gli occhi e visualizza la tua reazione con te che scoprì di aver perso il 50% del tuo investimento. Che reazione hai? E col 20%?
      • Hai già deciso quale è la perdita e il guadagno massimo che vuoi ottenere e puoi sopportare?
      • Come influisce questo investimento sulla tua famiglia? Quali sono le conseguenze? E quali sono le conseguenze delle conseguenze?
      • Potrebbe essere saggio impiegare ancora 10 ore di studio prima di investire?
      • Quanto le altre persone hanno influito sulla scelta di questo investimento in una scala da 1 a 10?

      Come decidere quale investimento effettuare

      Arrivati a questo punto dovresti avere ben chiaro come decidere l’investimento da effettuare.

      Hai tante tipologie di investimenti che possono essere adatti ai tuoi obiettivi. Le principali sono:

      Azionario

      Investimenti mediamente aggressivi adatti a speculazioni di breve termine o a investimenti di lunghissimo termine. Certe azioni possono essere adatte anche ad ottenere una rendita costante da dividendi come spieghiamo nel nostro corso Dividends Pro.

      Obbligazionario

      Mediamente meno rischioso rispetto all’azionario e più adatto a strategie di medio termine, piuttosto che strategie per ottenere un rendita annuale derivante dalle cedole.

      Beni fisici. Parliamo principalmente di immobiliare e terreni. Anche in questo caso si parla di beni da investimenti adatti a investimenti più di lungo periodo e anche di rendita.

      Beni di lusso

      Adatti alla diversificazione del proprio portafoglio i beni di lusso come arte e vini da investimento, forniscono ottime performance e una stabilizzazione del portafoglio essendo decorrelati dal mondo finanziario.

      Queste sono solo 3 classi di investimento ma ne esistono altre come criptovalute, più rischiose oppure commodities come oro, cioccolato su cui si può fare trading di breve periodo per obiettivi più speculativi e ad alto rischio.

      Più il tuo investimento è lontano nel tempo più puoi rischiare scegliendo mercati e beni di investimento speculativi come l’azionario.

      Più se già esposto su azionario e obbligazionario più è giusto considerare anche altri mercati per aumentare la stabilità del portafoglio.

      Se desideri comprendere passo a passo come gestire il tuo intero patrimonio, puoi approfondire tutto grazie al nostro corso fondamentale Ethical ETF.

      Quali sono i segreti per l’efficacia di una strategia di investimento

      Una strategia di investimento è efficace se è studiata sulle tue esigenze e se rispetta gli step di investimento.

      Ovviamente lo studio approfondito del mercato su cui si vuole operare, dei concetti di volatilità, rischio, opportunità e la statistica storia del mercato sono fondamentali per prendere decisioni accorte e coerenti.

      Ma ancora più importante è l’adesione al piano di investimento delineato. Essere disciplinati è fondamentale.

      La capacità di rispettare il piano è proporzionale a 3 fattori

      1. Obiettivi chiari. Richiede fare, non mi stancherò mai di ripeterlo, in maniera approfondita il primo passaggio delle strategie di investimento.
      2. Conoscenza del mercato. Aver studiato il proprio investimento a fondo ci rende più sicuri, capaci di comprendere cosa sta succedendo quando stiamo guadagnando e quando stiamo perdendo.

      Conoscenza della propria psicologia. Solitamente un percorso di meditazione aiuta a rafforzare la propria centratura e rimanere disciplinati nei momenti più difficili, che siano essi di euforia, ovvero quando l’investimento inizia a crescere di valore più velocemente del previsto, ma anche nei momenti negativi.

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