FIRST TAG DISPLAYED HERE 21 marzo 2018 3 minuti di lettura

Trading e psicologia: 5 modi per stampare moneta con la nostra testa

Scritto da Moneysurfers

    Prendi due trader e dai loro lo stesso metodo di trading e la stessa formazione. Otterranno entrambi le stesse performance?

    Probabilmente no.

    Il grande assente in questa equazione è il benessere mentale. 

    La tua mente gioca un ruolo enorme nel determinare i tuoi guadagni. Un trader calmo, rilassato e consapevole di ciò che sta facendo batterà sempre uno emotivo, smanioso di facili vincite e incline a lasciarsi influenzare da come tira il vento delle dicerie.

    Ecco quindi come allenare la nostra mente alla ricchezza. E quali atteggiamenti evitare come la peste se vuoi guadagnare davvero con il trading.

    TRASFORMA QUESTI ERRORI IN PUNTI DI FORZA

    1) Volerti arricchire velocemente.

    È il peccato originale, che porta molti a credere che il trading sia equiparabile a una scommessa, qualcosa di simile al gioco d’azzardo, dove se ti va bene vieni ricoperto di monete d’oro.

    La realtà è che il trading è un modo per sviluppare rendite costanti e anche enormi guadagni, ma in cui si punta sulla strategia e sul lungo periodo, non sulla botta di fortuna.

    Un consiglio: vedi il trading un po’ meno come un gioco d’azzardo, e un po’ più come una professione, che dovrai imparare a padroneggiare. I trader migliori hanno passato anni a perfezionare il proprio metodo. Non puntano ad azioni rischiose, ma a creare profitti costanti nel tempo.

    2) L’indecisione.

    Sei un trader indeciso? Non è per forza una cosa negativa, ma può porre un grosso limite al tuo successo.

    Avere un metodo step by step è importante proprio per non piantarsi su ogni decisione. Il metodo ci dice esattamente quando tradare, quando non investire, dove entrare e dove uscire, così come quanto rischiare esattamente, basandoci sulla nostra sopportazione del rischio. È come se al ristorante avessi già in anticipo una lista dei tuoi piatti preferiti, senza dover stare ogni volta a leggere e consultare il cameriere.

    Se nonostante tutto non riesci a entrare a mercato perché bloccato dalla paura e dall’ansia, usa la regola dei 5 secondi. Molto semplicemente, conta alla rovescia (5, 4, 3, 2, 1…) e poi agisci. Questa semplice azione aiuta a mettere in pausa la corteccia prefrontale, che blocca le tue azioni mentre cerca di prevederne i rischi futuri.

    3) Inseguire un trade.

    Un errore comune e disastroso. Sei andato in perdita, sei frustrato e nervoso. Cosa fai? Abbandoni la strategia per rifarti velocemente dei soldi persi.

    Ecco, non farlo. Quello è il tuo ego, che si attacca morbosamente al risultato. Mettici una pietra sopra.

    Vai avanti e ricordati che perdere, ogni tanto, fa parte del mestiere. Il trading è anche un fatto di probabilità. Se abbiamo un sistema ben congegnato, ogni perdita ci avvicinerà al prossimo guadagno. È un vero e proprio investimento: il costo da pagare per prendere un’opportunità. Non guardare quindi al risultato del singolo trade, crea un obiettivo di rendita annuale facile da raggiungere e impegnati a raggiungerlo. Ridurrai lo stress e gli errori, iniziando a lavorare per il lungo termine. 

    4) Il desiderio di conferma.

    È la trappola in cui cadiamo ogni volta che diamo più importanza alle informazioni che confermano il nostro punto di vista, piuttosto che a quelle che lo sfidano o contraddicono.

    Hai letto o ascoltato un’analisi fatta alla buona, che ti ha convinto a comprare. Sei talmente entusiasta della tua scelta che ignori i segnali contrari che il mercato ti invia. E finisci col perdere denaro.

    Sii pronto a sfidare le tue convinzioni.

    La meditazione ci aiuta a risolvere questa problematica. Ci rende più coerenti, svegli, intuitivi e capaci di leggere il presente. Non a caso il trader più grande del mondo, Ray Dalio, medita dal 1968.

    5) La pecora che segue il branco.

    Hai una strategia, hai fatto i compiti a casa, condotto la tua analisi tecnica e… tutto ti porta verso un trade che va contro l’opinione della massa. Cosa fai? L’indecisione e l’insicurezza ti spingono a cambiare una strategia che sai funzionare, per agire come gli altri.

    Non farlo.

    Per 3 mesi spegni forum, chat, gruppi Facebook, giornali e blog sul trading e impegnati a utilizzare la tua strategia. Datti un premio ogni volta che avrai passato una giornata senza aver ficcato il naso in giro per scoprire cosa stavano facendo gli altri. Stabilisci una punizione per ogni volta che ficcanaserai. Tieni un trading Journal dove segnare le operazioni e fare le valutazioni sul tuo comportamento.

    PRENDITI CURA DI TE STESSO 

    Mente sana in corpo sano, e viceversa. Il trading può dare dipendenza, lo sappiamo bene. Il rischio è quello di rimanere incollati allo schermo del computer, dello smartphone o del tablet, controllando spasmodicamente il mercato e saturandoci di stress. Può sembrare controintuitivo, ma dobbiamo farlo il meno possibile. Staccarci dai grafici per qualche ora non ci rovinerà. Spesso invece è vero il contrario.

    Se creerai una strategia di gestione del rischio appropriata, con gli adeguati stop loss e take profit, potrai goderti il tempo libero, fare esercizio fisico, meditare e prenderti cura dello strumento capace di assicurarti i profitti più alti. La tua mente.

    La smania di arricchirci, unita alla paura di perdere denaro, creano in noi una serie di meccanismi dannosi per noi stessi e per le nostre performance. Anche un trader formato tecnicamente può rovinarsi a causa dello stress e dell’assenza di consapevolezza sul proprio stato d’animo.

    Non è un caso che Ray Dalio lavori (e mediti) non da Wall Street ma da un bellissimo ufficio in un bosco del Connecticut, dove ha stabilito il quartiere generale di Bridgewater Associates, il suo fondo d’investimento, il più grande al mondo, con in gestione 150 miliardi di dollari. Quello che nel 2011 in piena crisi finanziaria, quando i concorrenti perdevano il 4% annuo, faceva il +23%.

    Questo è il modo migliore per diventare ricchi col trading, diffidare delle imitazioni.

    Alla prossima onda.

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