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Lavorare con le proprie passioni. Verità e falsi miti

Scritto da  Moneysurfers

 

Lavorare con le proprie passioni. Verità e falsi miti


14 dicembre 2020

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2 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Statistiche alla mano, quasi il 90% dei lavoratori al mondo si sente privo di motivazioni e soffre di stress da lavoro. Quasi tre lavoratori italiani su quattro non sono felici sul posto di lavoro. In altre parole, è molto probabile che l’attività che occupa la maggior parte del tuo tempo ti renda infelice.
      È vero, c’è un esercito di persone affette da stress da lavoro che si sveglia al mattino con l’angoscia del cartellino da timbrare, e che trascorre le proprie settimane in attesa di scrivere finalmente sui propri profili social “Thanks God it’s Friday” (Grazie a Dio è venerdì)

      Lavoro = Infelicità?

      Il problema non risiede solo nell’infelicità delle persone, ma questa insoddisfazione, o disaffezione nei confronti del proprio lavoro ha un impatto economico negativo enorme: parliamo di triliardi di dollari. Ti sei mai chiesto perché? Un lavoratore infelice, demotivato, stanco e stressato è meno produttivo, più incline a sbagliare, o nella migliore delle ipotesi tende a rendere meno di quanto le sue capacità gli consentirebbero.
      Ogni giorno sempre più persone zittiscono la vocina della propria anima per colpa di un lavoro che non gli appartiene o che non dà loro i risultati, personali o economici, che vorrebbero. Si sentono private di tutto quello che conta di più nella vita: l’amore, gli affetti la famiglia, il viaggio, la bellezza, la scoperta.

      Cosa fare? Esiste una via di uscita o sei destinato a perseverare nei tuoi sacrifici fino alla pensione? Esisterà ancora la pensione, e sarà in grado di mantenere il tuo stile di vita attuale?

      Il falso mito di lavorare con le proprie passioni

      Molto spesso, atterriti dalla frustrazione che il lavoro spesso porta con sé, diamo sempre più ascolto a un vero e proprio mantra dell’epoca contemporanea: “Voglio lavorare con le mie passioni”. 

      È una frase molto comune che sentiamo ovunque, in ufficio, in palestra, quando andiamo a prendere i figli a scuola. Ma lavorare grazie alle nostre passioni è difficilissimo. Tutti vogliamo farlo, ma solo pochi eletti ci riescono. E poi… siamo sicuri che chi ci riesce sia davvero felice? Il termine “passione” ha la stessa etimologia di pathos e di “patire”. La passione, infatti, è qualcosa che ci procura momenti di gioia estrema, ma anche fasi di depressione acuta. La passione è struggente e romantica nei film, nei romanzi e nelle serie tv. Un po’ meno nella nostra vita. Che cosa bisogna seguire per trovare la propria gratificazione professionale? Quella “cosa” si chiama vocazione, ed è quella che devi scoprire per portare la tua vita a un livello superiore. C’è un metodo creato appositamente per scoprire la vocazione: si chiama Life Design.

      La rivoluzione del Life Design

      Prova a immaginare per un attimo che il tuo lavoro sia per te una sorgente quotidiana di gioia e gratificazione personale: una fonte di salute interiore prima ancora che finanziaria. Immagina di smettere di dividere il tuo tempo tra lavoro e vita, perché saranno una cosa sola, un Tutto organico in grado di farti ottenere obiettivi che nemmeno immaginavi.

      Non sarebbe meraviglioso? Sembra quasi il racconto di una fiaba, vero?
      Eppure, esiste un metodo sviluppato da due docenti della Stanford University, Bill Burnett e Dave Evans, che ti guida step by step verso una riconfigurazione della tua vita in grado di raggiungere uno stato di equilibrio e di “doppia beatitudine”, insegnandoti a riconoscere la tua vera vocazione professionale: la “chiamata” della tua parte più profonda e vera, il disegno di vita che giace in te e che non hai mai tirato fuori.

      Forse ti farà piacere sapere che Davide Francesco Sada ed Enrico Garzotto, co-fondatori di Moneysurfers, sono gli unici formatori di Life Design certificati in Italia, e da anni mettono a disposizione le loro competenze per formare migliaia di persone a ridisegnare la propria vita e raggiungere un benessere economico e interiore. Il Life Design ti aiuta proprio a fare questo: a rimodellare la tua vita per trasformare in realtà il progetto che la tua vocazione interiore ha in serbo per te.

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