Perché siamo fissati con la meditazione


21 marzo 2018

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Se ci tenete al peso forma, alla mente lucida e a vivere con sprint, andate tranquilli con la... meditazione.

Ci perdonerà Renzo Arbore se cambiamo il senso del suo celebre spot sulla birra. Quello che finiva con l'ormai storica frase "meditate, gente, meditate".

Ebbene, dopo qualche anno il mondo sembra avergli dato retta.

Un tempo era confinata in oriente, mentre in Europa veniva praticata soltanto da una manciata di intellettuali (per esempio Voltaire e Schopenhauer). Oggi invece la meditazione è sulla bocca di tutti, dalle star di Hollywood ai lupi di Wall Street.

Se i Beatles fecero scalpore dedicandovisi negli anni ’60, meditare da allora è diventato non solo normale, ma addirittura una sorta di status symbol. David Lynch, Clint Eastwood, Madonna, Sting, Mick Jagger, George Lucas, sono alcuni dei personaggi dello spettacolo che hanno abbracciato meditazione e consapevolezza, tessendone le lodi per il raggiungimento della serenità e del successo.

Successo che conta nei soldi quanto nell'arte. Tra i “magnati meditanti” ci sono Bill Gross, (il re dei titoli di stato secondo il New York Times) e Ray Dalio, a capo del fondo di investimento più grande al mondo. Come dichiarato dallo stesso Dalio, la meditazione è stata il più importante ingrediente per il suo successo nella vita. Quello che gli ha permesso di osservare la realtà senza essere dirottato dalle emozioni, senza ego, e con chiarezza.

Dalio ha aperto la via. Goldman Sachs, Google, Ford, American Express, Airbnb, Linkedin, General Motors (la lista è lunga), la stanno seguendo. Arrivando a offrire ai propri dipendenti programmi di meditazione e facendo lievitare il business della consapevolezza oltre il miliardo di dollari

STEVE JOBS, MA NON SOLO

Steve Jobs disse che imparare a calmare la mente, nel tempo, può aiutarci a creare spazio per la nostra intuizione. lI più visionario businessman della nostra epoca ha iniziato a meditare all’età di 19 anni, rimanendone un grande fautore per tutta la vita. 

Diverse ricerche scientifiche confermano che meditare aiuta a:

- Sviluppare una prospettiva positiva su noi stessi e il mondo.

- Prendere decisioni migliori.

- Aumentare sensibilmente la concentrazione.

- Ridurre ansia e depressione (con effetti visibili anche a distanza di anni da quando la si è praticata). 

- Generare idee creative. 

In un mondo frammentato e schizofrenico, prenderci qualche minuto per svuotare la mente equivarrebbe a una vera iniezione di creatività e chiarezza, con dirette conseguenze sulla nostra crescita personale e lavorativa, nonché sulle nostre finanze. E’ stato infatti calcolato che, negli Stati Uniti, lo stress ha un costo nascosto di 300 miliardi di dollari, e che negli ultimi 30 anni è aumentato del 18% per le donne e del 25% per gli uomini. 

Non c'è da stupirsi quindi che Jobs avesse una marcia in più rispetto ai tanti manager che lo circondavano.

LA MEDITAZIONE FA I SOLDI

L'università di Harvard sottolinea però i due rischi dello sposalizio tra meditazione e business

- E’ importante non sostituire la meditazione al pensiero razionale. Meditare aiuta la concentrazione, ma non deve diventare un sostituto del pensiero critico

- Imporre il benessere ai dipendenti, sotto forma di Yoga, meditazione o altre pratiche, non è una buona idea. La meditazione infatti è una disciplina spirituale, e non un’attività aziendale qualsiasi. E’ quindi per sua natura libera, e può essere praticata in gruppo come in solitudine. Senza contare che, utilizzarla per raggiungere il mero successo materiale ed economico significa, come minimo, volerla snaturare.

Meditare è una pratica di immenso valore per trovare il nostro centro, attingendo a una fonte illimitata di energie, concentrazione e creatività. Mentre chiudono le catene di montaggio nelle aziende o vengono automatizzate, in un mondo del lavoro che cambia alla velocità della luce, queste qualità sono sempre più indispensabili per ogni essere umano in ogni campo, perché in qualsiasi business non è mai stato così importante porsi domande, vedere le cose da una nuova prospettiva. Se necessario, far prendere alla propria vita una nuova direzione. 

Per nuovi modelli servono nuove consapevolezze. Ben venga, quindi, la moda della meditazione. Aspettiamo lo spot in prima serata, magari promosso dal Ministero della Salute, o da quello dello Sviluppo Economico. 

Alla prossima onda.

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