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Ha senso prendersi un anno sabbatico? (spoiler: sì, se segui questi 8 consigli)

Scritto da  Moneysurfers

 

Ha senso prendersi un anno sabbatico? (spoiler: sì, se segui questi 8 consigli)


21 ottobre 2020

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3 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Questa volta iniziamo con una storia.
      Alla fine del 2007 Jan Koum e Brian Acton lasciarono il loro posto fisso in Yahoo Inc. e si regalarono un anno sabbatico. Lo passarono insieme, viaggiando e giocando spesso a frisbee. Una volta tornati si misero alla ricerca di un nuovo lavor, candidandosi in Facebook. Vennero entrambi respinti da Zuckerberg. Decisero di impegnarsi sullo sviluppo di app, in particolare su un’app di messaggistica. Molto probabilmente la conosci anche tu, perché decisero di chiamarla WhatsApp. Qualche anno dopo lo stesso Mark Zuckerberg acquistò la loro “startup” per oltre 1 miliardo di dollari.

      Possiamo affermare che nel caso di Koum e Acton l’anno sabbatico abbia funzionato alla grande. Ma quali sono le strategie per ottenere il massimo risultato da un anno sabbatico?

      Leggi anche: Perché i soldi NON fanno la felicità?

      Come sfruttare al meglio le potenzialità di un anno sabbatico

      Prima di raccontarti le nostre strategie, vediamo insieme in che cosa consiste, effettivamente, l’anno sabbatico.
      È un periodo, massimo di un anno che può anche essere inferiore, che è regolato dalla Legge anche in Italia. Molti contratti, sia nel pubblico che nel privato, prevedono la possibilità di richiederlo al proprio datore di lavoro, ovviamente rinunciando alla retribuzione e al versamento dei contributi, ma eventualmente puoi richiedere l’anticipo del TFR. Per legge vi si può accedere dopo cinque anni di anzianità, solo una volta per ogni azienda.

      Lo scopo dell’anno sabbatico è quello di ottenere una maggiore chiarezza di vita, una migliore consapevolezza di se stessi e, una volta tornati, ritrovarsi più determinati, creativi e produttivi.

      Per questo abbiamo preparato 8 consigli in grado di preparare il tuo anno sabbatico nel modo migliore e fartelo vivere al massimo delle sue potenzialità.

      8 consigli per un anno sabbatico indimenticabile

      Pianifica la tua assenza in azienda

      È molto probabile che al termine del tuo anno sabbatico tornerai a lavorare nella stessa azienda, per questo è bene preparare il terreno per la tua mancanza e per il tuo ritorno. Rassicura il tuo datore di lavoro, garantendogli che non ci saranno blocchi o intoppi nella produzione perché ti stai impegnando per lasciare le giuste consegne alle figure giuste. Puoi rivedere alcuni processi, automatizzarne o esternalizzarne altri, dimostrando attaccamento all’azienda e serietà professionale. Il tuo anno sabbatico lo devi giustificare e raccontare al tuo capo come una possibilità di espansione della tua conoscenza, che potrà apportare un miglioramento sensibile nella qualità del tuo lavoro una volta che sarai tornato. Presentando il tuo piano organizzativo del tuo anno sabbatico con le finalità che vuoi raggiungere sarai sicuramente più convincente nel presentarlo al tuo capo.

      Prepara un piano d’azione

      L’anno sabbatico può rivelarsi un’esperienza fondamentale nella tua vita, se lo pianifichi nel modo giusto. Se hai un’idea per sviluppare il tuo business prenditi tutto il tempo per concepirlo nel dettaglio e inizia a lavorarci sopra. Se invece vuoi lavorare soprattutto su te stesso, ti consigliamo di fare un corso di Life Design che ti aiuterà a ri-focalizzare tutta la tua vita. Quali sono i tuoi punti di forza e quali quelli di debolezza. Quali azioni amiamo fare e quali invece detestiamo? Il Life Design ti permette di analizzare con calma la tua vita e ti indica la direzione per riconfigurarla, se necessario.

      Prototipa la tua vita ideale

      Immagina la tua vita ideale, disegnala, mettila alla prova. Come? Ad esempio lavorando gratis facendo ciò che sogniamo di fare. Inizia ad assaggiare una vita che sogni da tempo e cerca di capire se ti da davvero le risposte che cercavi. Prova a lanciare il tuo progetto online e testa le sue potenzialità, senza l’affanno del tempo limitato e del risultato economico a tutti i costi.

      Viaggia

      È evidente che stare a casa tutto il tempo sarebbe un anno sabbatico... senz’anima.
      Il viaggio è una componente fondamentale per la trasformazione di te stesso. Ma come viaggiare? Non significa andare solo in vacanza. Dopo le prime due settimane il viaggio deve diventare qualcos’altro. Il tuo viaggio deve assumere la valenza di uno scambio umano ed emotivo con il prossimo, con il mondo che ti circonda. Ti consigliamo di fare esperienze di volontariato per mettere alla prova la tua capacità di dare te stesso per una causa. Oltre a fare del bene, ti troverai circondato di persone positive con cui potrai condividere il tuo percorso, i tuoi dubbi, i tuoi sogni. Identifica i progetti che ti fanno brillare gli occhi e mettiti a disposizione del prossimo.

      Lascia spazio all’improvvisazione

      Quando il Dalai Lama comunica le regole di vita chiede anche di infrangerne almeno una, ogni tanto. Anche tu, nel tuo anno sabbatico non puoi preparare tutto scrupolosamente e non lasciare spazio per la sorpresa, per l’inaspettato. Come improvvisare e finire in circostanze completamente imprevedibili? È semplice, basta dire di sì a tutto quello che ti viene proposto. Prova questa strategia molto intuitiva e vedrai quale grandiose avventure ti aspettano.

      Non è uno show sui social network

      Non passare il tuo tempo a fare vedere quanto sei figo su Instagram. Non sprecare le tue energie per confezionare il post perfetto da pubblicare. Impegnale piuttosto a fare più esperienze possibili e vivere per davvero le avventure di ogni giorno. Vedrai, questo approccio ti darà molto di più del breve appagamento che ottieni dai like ricevuti.

      Leggi tantissimo

      I libri che spesso non riesci mai a leggere per la loro complessità e lunghezza sono spesso i libri che ti cambiano la vita. Il problema è che non hai tempo per farlo. L’anno sabbatico di Davide, co-fondatore di Moneysurfers, è stato dedicato interamente alla lettura. Senza quelle letture, Moneysurfers non sarebbe mai nata.

      Pianifica le finanze

      Vivere un anno senza lavorare non è facile, per questo devi avere un piano finanziario che ti permetta di avere una vita dignitosa durante tutto il periodo che ti sei prefissato. Come fare? Oltre a prevedere le uscite in modo funzionale con i tuoi risparmi, ti consigliamo di attrezzarti con una serie di entrate automatiche che, come dice la parola stessa, continueranno a generare profitto senza il tuo controllo diretto. All’interno della proposta formativa di Moneysurfers puoi scoprire tantissime modalità per creare le tue entrate automatiche.

      Ora sei pronto a pianificare un entusiasmante, trasformativo e indimenticabile anno sabbatico.
      Buon viaggio.

      Leggi anche: Estasi lavorativa: il segreto per rendere la vita più bella (senza usare droghe)

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