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Fabulous Fourty! Ovvero come trovare lavoro dopo i 40 (senza svendersi)

Scritto da Moneysurfers

Fabulous Fourty! Ovvero come trovare lavoro dopo i 40 (senza svendersi)


27 febbraio 2020

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5 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Fino agli anni 90 cercare lavoro era appannaggio dei ventenni. Finite le superiori o, auspicabilmente, l’università, veniva il momento di confrontarsi con il grande blob del “mondo del lavoro”. Qualche anno di “gavetta”, qualche stage, un paio di viaggi all’estero, per i più abbienti un master e poi… seduti alla stessa scrivania fino alla pensione. 

      Questo iter, ovviamente, non è universale, ma è il modello di vita professionale che imperversava fino a trent’anni fa.

      La cattiva notizia è che questo modello è ancora oggi radicato nelle nostre menti, anche se non corrisponde più alla vita reale. 

      La buona notizia è che siamo qui apposta per sostituirlo con un ideale nuovo fiammante, realistico e – ammettiamolo – molto più avvincente.

      Se hai 40 anni, o anche qualcuno in più, e vuoi reinventarti a livello professionale probabilmente te la stai facendo sotto. È perfettamente normale (a causa di quel modello radicato nella testa, di cui sopra).

      Ma noi Money Surfers abbiamo una soluzione per questo. Il primo passo è comprendere a livello profondo che viviamo in un’epoca in cui il posto fisso è finito! Out, Kaputt, game over… è chiaro?! 

      Posto fisso, RIP. 

      Inutile piangere sul posto fisso finito, bisogna prendere atto della situazione, accettare questa evidenza sociale. Le attività professionali cambiano sempre più velocemente perché il mondo cambia velocemente. Le aziende oggi hanno un ciclo di vita molto più breve, l'economia in generale è diventata più frenetica. È normale che il posto fisso sia anacronistico, nell’organismo sociale è perfino sano che questo accada.

      Morbido, come le skills che contano

      Le esigenze del mondo economico sono cambiate, le modalità di comunicazione sono cambiate, ed è cambiata la velocità con cui avvengono gli avvenimenti, spinta e accelerata dall'automazione. Lo vediamo nei telegiornali e nei media: l'automazione incalza e “ruba” il posto di lavoro a chi svolgeva quella determinata azione, quella specifica task.

      Ma al contrario di quello che è il pensiero dominante, noi crediamo che questa sia una figata. Sai perché? 

      Perché i robot, non solo quelli umanoidi, ma anche le applicazioni e i software, spazzeranno via centinaia di migliaia di posti di lavoro, nel nostro Paese e in tutta Europa, ma ne creeranno ancora di più

      Hai capito bene. 

      I robot creeranno molti nuovi posti di lavoro, che saranno profondamente diversi da quelli precedenti.

      Cosa c’entra questo con la tua ricerca di lavoro over fourty? Te lo spieghiamo subito: questa nuova tendenza di rinnovamento ti fa capire dove investire al meglio, come persona e come formazione.

      Quali sono, infatti, i lavori che i robot si prenderanno? Sono quelli automatizzabili, le professioni molto tecniche. Non a caso l'esigenza delle aziende nel verificare le competenze dei lavoratori sta cambiando: oggi le skills, ovvero le capacità, più importanti non sono quelle hard (saper fare un lavoro manuale, per esempio), bensì quelle soft, quelle morbide, ovvero le capacità legate all'umanità della persona.

      Non lo diciamo noi. Lo dice il World Economic Forum, che ogni anno fa una classifica delle 10 abilità più richieste nel mondo del lavoro. Una delle nostre top ten preferite! Vedere come capacità quali intelligenza emotiva e creatività scalino sempre più questo ranking, mentre le abilità più tecniche (legate, per esempio, alla negoziazione, alle capacità manageriali e informatiche) precipitino, è illuminante.

      Il Life Design trasforma (tutte) le tue esperienze nel tuo capitale 

      Adesso ti starai chiedendo: “Come faccio a migliorare le mie soft skills per trovare lavoro più facilmente?”. 

      Il segreto è trovare la tua vocazione, cioè portare alla luce quel filo dorato che unisce le tue passioni, i tuoi talenti e le tue competenze che servono agli altri. E che gli altri sono disposti a pagare.

      La vocazione è il tuo Sacro Graal personale. Ciò che nessun robot potrà mai rubarti. Una volta che l’avrai trovata, sarai imbattibile dal punto di vista delle soft skills. A quel punto, saranno le aziende a trovare te, non servirà più che tu cerchi loro. 

      E come si fa a trovare la tua vocazione? 

      Noi lo facciamo grazie a una disciplina che si chiama Life Design, praticata dai manager delle più grandi aziende della Silicon Valley. 

      Farebbe molto figo dire che il Life Design lo abbiamo inventato noi, ma non è così. È stato creato all'interno della Stanford University, dal rettore e dal vicerettore della cattedra di Design, il corso più seguito della seconda università più importante del mondo (dopo il MIT di Boston). 

      Ti diamo un’altra buona notizia. La vita che hai vissuto fino a oggi è il capitale su cui baserai i tuoi investimenti futuri. Tradotto: più esperienza hai fatto, meglio è. Anche quei lavori che consideri completamente inutili sono preziosi per il tuo Life Design.

      Hai presente quel part-time serale che hai fatto mentre studiavi? Quella sostituzione per maternità? Quel contrattino a progetto che è finito in nulla? 

      Bene, grazie al Life Design ribaltiamo la frittata, vediamo l'altra faccia della medaglia e scopriamo come anche quelle esperienze sono capitale proficuo, se direzionato nella maniera giusta.

      L’obiettivo è dentro di te

      In parole povere (che però ti fanno diventare ricco) fare Life Design è l'opposto di ciò che sostengono molti motivatori: il Life Design non crea un obiettivo da inseguire, ma ti fa scoprire che dentro di te c'è un obiettivo che hai già raggiunto... la tua vocazione, appunto. Quella risorsa inestimabile che non teme svalutazioni, ma che va 'disvelata'. 

      Dobbiamo diventare consapevoli della nostra unicità.

      E per farlo, è ovvio, dobbiamo aver vissuto. 

      Il Life Design ha anche altri vantaggi collaterali altamente impattanti sulla tua vita. Per esempio, ti fa riscoprire quali sono i tuoi veri valori.

      Nel 2020 le aziende che guadagnano di più sono quelle che basano la loro cultura aziendale sui valori. È ovvio che queste stesse aziende stiano cercando persone che non solo abbiano le soft skills giuste, ma che coltivino anche i valori aziendali con coerenza.

      Un incontro di valori è indispensabile per trovare il lavoro giusto, quello che ti gratifica a tutti i livelli. Lo sperimentiamo ogni giorno, l'abbiamo letto nei libri, lo vediamo nelle grandi aziende. Per essere scelti bisogna parlare la stessa lingua, avere gli stessi ideali. Cavalcare la stessa onda.

      Fai i compiti

      “Quindi?” Ti starai chiedendo. “Come funziona il Life Design?”

      Troverai dei video nel nostro canale dedicato verticalmente a questo argomento. Ma devi sapere fin da ora che il Life Design funziona attraverso una serie di esercizi pratici che vanno svolti, e non da soli. Esercizi in cui ti racconterai ad altre persone, dove analizzerai la tua vita attuale, i tuoi punti di forza e i tuoi punti di debolezza. Gradualmente, attraverso questi esercizi che ti fanno agire sempre meno con il cervello, e sempre di più in maniera intuitiva, le tue ipotesi di vocazione si materializzeranno direttamente dall'anima. 

      Il primo esercizio pratico, per quanto paradossale possa sembrarti è: non cercare lavoro.

      Non aggiornare il tuo c.v. Curriculum vitae è un eufemismo per curriculum mortis. Cambia il tuo paradigma. 

      I lavori più importanti che saranno in grado di realizzare nella tua vita lo yoga finanziario, ovvero l'unione fra ricchezza interiore e ricchezza esteriore, sono quelli che otterrai attraverso la prototipazione della tua vocazione.

      Vocazione fa rima con prototipazione

      Dopo aver trovato la tua vocazione grazie al Life Design verrà il momento di prototiparla.

      Facciamo un esempio facile facile. 

      Con il Life Design è emerso che la tua vocazione è fare lo scrittore di romanzi. Ebbene, è giunto il momento di mentire spudoratamente e inventarti un blog o un canale YouTube in cui hai il progetto di intervistare i migliori scrittori di romanzi contemporanei italiani. 

      Ora lanciati. Fai leva sul loro ego (che è di sicuro ingombrante, se sono scrittori) e proponi un incontro. Scrivi loro una mail, vai alle loro presentazioni e braccali: “Voglio intervistarti per il mio canale dedicato ai più grandi scrittori d'Italia e del mondo”. In questo modo cerca di capire cosa significa vivere una vita da scrittore, prima di buttartici dentro a capofitto.

      Conoscere qualcuno che fa una cosa uguale o molto simile a quella che pensi sia la tua vocazione vale per ogni ambito.

      Un altro esercizio pratico da fare, anche se i sindacati ora si scateneranno contro di noi, è lavorare gratuitamente (per un tempo limitato!) per un'azienda di cui condividi vocazione e valori.

      Proponiti in maniera autorevole, però. E autentica. Non puoi presentarti dicendo: “Vi posso dare una mano in qualunque attività”. Porta il tuo bagaglio personale. Parla così: “Ho un'idea che voglio implementare nel vostro business. Con la mia esperienza in questo campo posso arricchirvi con questo know-how. Lo faccio gratis”. 

      Per essere credibile devi studiare (bene, molto, molto, molto bene) il compito che svolge quell’azienda, la sua struttura, la sua organizzazione interna.

      Un altro modo per prototipare un tuo potenziale cambiamento di vita è lavorare in maniera indipendente. Hai acquisito del know-how e vuoi diventare imprenditore. Ottimo, gli startupper non sono tutti ventunenni come Zuckerberg. Fioccano le statistiche che l'età migliore per iniziare una nuova attività imprenditoriale è dopo i 40 anni

      Ci sono un sacco di modi per prototipare un business investendo 0 euro. 

      Prendi per esempio il famoso scrittore di libri di self-help Tim Ferriss, che ha scritto Four Hours Week, “4 ore alla settimana”: quando doveva decidere il titolo del suo libro, che non aveva ancora scritto, ha attivato una campagna di digital marketing per testare il titolo più figo. Quello più votato dai follower è diventato il titolo ufficiale del libro. 

      Puoi mettere in pratica questo modello per molte idee di business, cercando di trovare i tuoi clienti prima di avere un’attività vera e propria. Con l’unico rischio di avere investito un po’ di tempo.

      Sei nell'età più importante e più efficace per poter fare un remake della tua vita… Azione!

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