FIRST TAG DISPLAYED HERE 27 agosto 2020 2 minuti di lettura

5 motivi per cui lavorare duramente non porta sempre al successo

Scritto da Moneysurfers

 

    In questo articolo vogliamo parlarvi dei 5 problemi che riguardano la maggioranza delle persone che, lavorando sodo e impegnandosi al massimo nel proprio lavoro, non riesce a raggiungere obiettivi gratificanti, ovvero quello che comunemente chiamiamo il successo.

    Leggi anche: Per fare soldi è meglio essere imprenditori o investitori?

    1. Successo. Cos’è veramente?

    Partiamo innanzitutto da una riflessione su cosa sia veramente il successo, per non rischiare di inseguire qualcosa che neanche conosciamo. Secondo noi di Money Surfers, il concetto di successo è una bufala. Spesso è fondato su degli stereotipi costruiti da altri, che probabilmente non rispecchiano nemmeno le nostre reali aspettative. Spostarsi continuamente in giro per il mondo, possedere automobili potenti, essere circondati da donne o uomini bellissimi, vivere in stupende ville con piscina e avere milioni di followers su Instagram è l’idea che moltissime persone hanno del successo. La risposta non può essere uguale per tutti, poiché ognuno di noi è unico, e per ciascuno di noi esiste un’idea di successo diversa. Noi di Money Surfers amiamo recitare il nostro mantra del successo: Avere quello che ci serve per fare quello che dobbiamo fare.

    2. Talento. Quanto sei talentuoso?

    Quando svolgiamo un’attività “in vocazione” sembra che tutto avvenga in modo naturale, che le cose positive arrivino nel posto giusto al momento giusto. Essere in vocazione significa avere amore per ciò che si fa, abilità nel farlo e capacità con quello che facciamo di soddisfare un bisogno di qualcuno. Se soddisfiamo questi tre concetti molto probabilmente abbiamo trovato un lavoro gratificante e appagante. Se, nonostante tutti i nostri sforzi, non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi in una determinata attività, probabilmente c’è una mancanza di talento. L’ammissione di questa mancanza può rappresentare una ferita profonda per il nostro ego, poiché la società ci indottrina continuamente con la retorica del raggiungere l’obiettivo a tutti i costi. Ma lottare contro i mulini a vento, come ci insegna Don Chisciotte, non è la giusta via per raggiungere il successo. Scoprirai che svolgendo un’attività per cui hai talento spesso comporta minor sforzo e risultati migliori. Non è detto che la tua vocazione sia distante da quello che stai facendo in questo momento, forse si nasconde solo dietro l’angolo! Molti aspiranti cantanti, come il co-fondatore di Moneysurfers Davide Francesco Sada, pur non riuscendo a sfondare nel mondo della musica, si sono poi scoperti ottimi compositori e autori, scoprendo la vocazione e raggiungendo la loro idea di successo.

    3. Cultura d’impresa. Perché è importante?

    Senza una cultura d’impresa non sapremo creare un brand di noi stessi o della nostra azienda, e non riusciremo nemmeno a capire quali sono le attività che ci portano valore e quelle che invece ci rubano tempo prezioso di cui non riusciamo a sbarazzarci.

    4. Cultura dell’automazione. Un fattore indispensabile

    Nel 2020 non è possibile restare completamente fuori dall’universo digitale. Qualsiasi sia il settore della tua attività lo devi comunicare nel luogo dove vive la gente, ovvero su internet. Con automazione non intendiamo solamente l’utilizzo dei social networks, ma tutte quelle conoscenze digitali che ci permettono di velocizzare e ottimizzare i processi produttivi. Come l’app che con una sola foto allo scontrino la salva automaticamente in cloud a disposizione del commercialista.

    5. Cazzeggio. Impara a farlo

    È importante inserire nella nostra routine quotidiana dei momenti di cazzeggio, ma fatto... seriamente.
    Mezz’ora al giorno o mezza giornata alla settimana, una giornata al mese e una settimana all’anno interamente dedicate al cazzeggio possono essere utilissimi strumenti per migliorare la qualità del tuo lavoro. Con il termine di cazzeggio non intendiamo lo scrolling infinito sui social networks, le maratone di serie tv su Netflix o l’aperitivo con gli amici. Il concetto a cui ci riferiamo è il discendente dell’otium romano (ozio creativo). Per Davide oziare vuol dire osservare la natura, le increspature delle acque del Lago di Lugano, il nibbio che depone le uova nel nido, le fronde degli alberi che danzano al vento o camminare nei sentieri del bosco. È proprio durante questi momenti che arrivano le idee potenti e vincenti per noi stessi e la nostra professione.


    Leggi anche: Come trovare la Motivazione grazie al potere della vocazione

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