FIRST TAG DISPLAYED HERE 12 marzo 2020 3 minuti di lettura

Partire da zero con il business online

Scritto da  Moneysurfers

 

    Il business online è la moda del momento. In rete pullula di persone che garantiscono una pioggia di soldi, se seguirai il loro metodo per 15 minuti. 

    Noi, invece, quando parliamo di business on-line ci riferiamo ad attività che durano anni, decenni, che scavalcano perfino la nostra morte (che prima o poi arriva anche per i ricchi, quella fisica, per lo meno). Noi parliamo di progetti seri, che si tramandano per generazioni, sono utili alle persone e hanno un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. 

    Noi ci riferiamo a quelle professioni che sarai orgoglioso di condividere con tuo figlio, quando con i suoi occhi curiosi di bambino ti chiederà «Che lavoro fai?». A questa domanda, se seguirai i nostri passi, potrai rispondere con fierezza, senza alcun rimorso.

    Il business online non è solo il trend del momento: è la realtà totale globale del mondo di oggi. Siamo TUTTI online. Tutti abbiamo una pagina Facebook, tutti guardiamo YouTube, tutti siamo costantemente sulla rete. Gli occhi delle persone cadono sullo schermo per la maggior parte del tempo. Nessuno, più, guarda le stelle.

    Le regole di un buon business online

    Ma per volare alto (un proverbio direbbe per andare “dalle stalle alle stelle”, di cui sopra) ci sono alcuni aspetti da considerare. 

    1. Bisogna fare business dove ci sono persone. Quindi dove?

    Indovina… 

    Esatto, online! Se apri un’attività nel deserto, avrai come clienti solo formiche.

    2. Lavorare online permette di avere comunicazioni immediate. Questo, per un business, significa anche che c’è una (potenziale) velocità di crescita inimmaginabile in passato. Ora in un click puoi (sempre potenzialmente!) raggiungere miliardi di persone.

    3. Non devi per forza citofonare a Rai o Mediaset per fare pubblicità. Puoi trovare il tuo potenziale target e comprendere di quale prodotto o servizio ha bisogno a costi irrisori.

    Gli asset fondamentali

    Proseguiamo il vademecum del (buon) business online cercando di capire quali sono gli elementi fondamentali per un successo che duri nel tempo. 

    Prima di tutto è indispensabile essere sicuri che i nostri valori siano coerenti con quello che stiamo facendo (è necessaria sintonia fra il nostro servizio o prodotto e la nostra comunicazione). Se c’è discrepanza fra questi elementi, tutti se ne accorgeranno SUBITO. Perché (vedi punto 2 precedente) le comunicazioni sul web sono velocissime e tutti sapranno in tempo zero se le gestisci bene o male.

    Ci sono fior di statistiche che provano che per i consumatori è molto importante l’autenticità fra quello che si dice e quello che si fa e che i consumatori sono disposti a pagare di più in presenza di coerenza. Soprattutto, è fondamentale la connessione fra il nostro prodotto e servizio e il tipo di comunicazione che facciamo.

    Chiarita questa premessa basilare, analizziamo gli elementi indispensabili a qualsiasi business degno di chiamarsi tale.

    1. Le community, ovvero le persone che si riuniscono intorno a dei valori e/o a degli argomenti.

    2. I contenuti: le persone su Internet cercano di capire cosa scegliere e perché.

    Perché il nostro servizio o prodotto è diverso dagli altri? Aiutiamo i nostri potenziali clienti nelle scelte inerenti il nostro settore. Si può fare story telling su tutto. Anche sui depuratori dell’acqua o sulle pompe funebri, ve lo assicuriamo. 

    Qualsiasi servizio o prodotto può e deve diventare una community con dei contenuti specifici. Anzi, più è improbabile, più raccontarlo avrà successo sul web.

    3. Posizionamento. Studiamo i nostri concorrenti, per vedere cosa dicono e cosa cercano i nostri possibili clienti. Quali sono i problemi che affrontano nella loro vita? È importante guardarsi intorno per posizionarsi nel posto giusto: qual è l’unicità del nostro brand? Cosa stiamo portando di nuovo sul mercato? 

    4. Educhiamo i nostri clienti. Il che non significa insegnare loro il galateo, bensì coinvolgerli nella nostra attività. Ora on-line l’educazione del cliente si può fare molto facilmente.

    Partiamo con un unico canale, che sarà la nostra testa d’ariete. Se siamo bravi a parlare partiamo con un podcast, se scriviamo bene iniziamo con un blog. Per Pareto efficienza partiamo con un solo canale, poi cerchiamo di creare sottoprodotti che facciano rete sugli altri canali. Da un video, per esempio, possiamo trarre un podcast o un articolo per il sito o per il blog. 

    In questi canali affrontiamo microargomenti per risolvere dei problemi ai nostri clienti e raccontiamo la nostra vita professionale, inclusi i retroscena. Creiamo contenuti originali: le persone vogliono potersi immedesimare con chi fa un lavoro vero, con vocazione. Mostriamo e raccontiamo il dietro le quinte, il backstage.

    5. Troviamo delle partnership ovvero delle persone con cui collaborare. Intervistiamole o facciamoci da loro intervistare o rendiamoci disponibili presso un’azienda più grande di noi per partecipare a congressi o contribuire con nostri contenuti. Siamo sinceri nel nostro approccio valoriale. Le partnership vere si instaurano al netto dei valori economici.

    6. Raccogliamo feedback. Quale contenuto funziona meglio degli altri? Incrociando i contenuti con i dati dei nostri visitatori, possiamo sponsorizzare quelli più graditi per mostrarli a un pubblico che ancora non ci conosce. In questo modo amplieremo la nostra community.

    7. Non vendiamo a tutti i costi. Se facciamo i passi giusti, saranno i clienti stessi che ci chiederanno di poter acquistare qualcosa. Noi, per esempio, abbiamo un sito di formazione sul quale non ci sono mai corsi acquistabili. Perché? 

    Non vogliamo incentivare il consumismo, non svendiamo, non partecipiamo ai black Friday. Vogliamo che i nostri clienti siano un’élite, non saldata su uno scambio economico, ma su relazioni umane vere.

    Alla prossima onda (sul mare del web),

    D + E

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