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Gestisci meglio le tue finanze grazie al sistema dei 3 conti correnti

Scritto da  Moneysurfers

 

Gestisci meglio le tue finanze grazie al sistema dei 3 conti correnti


07 dicembre 2020

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1 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

    Commenti


      Nel corso degli ultimi 15 anni in cui ci siamo concentrati sul mondo degli investimenti, dell’imprenditoria e della formazione finanziaria, ci siamo accorti che la maggior parte delle persone ha un mindset (schema mentale) legato al denaro inefficiente, e una serie di percezioni errate sul futuro e sul presente delle nostre finanze.
      In generale, si tende a sopravvalutare i benefici a breve termine e a sottovalutare i rischi nel lungo termine.

      Spesso lasciamo la gestione dei nostri flussi finanziari al caso, vero? Non ne abbiamo padronanza, forse perché siamo spaventati dalla responsabilità di farcene carico. Una ricerca condotta dalla psicologa Roberta Salomoni ha dimostrato che metà degli italiani, se intervistati a dicembre ha incubi su bollette inaspettate. Non siamo organizzati per gestire spese improvvise e gestiamo i soldi tramite dei cassetti mentali totalmente inefficienti e deleteri.

      Il sistema dei 3 conti correnti

      Uno dei metodi in assoluto più efficaci e comprovati per gestire in modo ordinato e consapevole le proprie finanze è il sistema dei tre conti correnti. Perché tre conti?

      Come già ti abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, uno dei nostri bias (comportamenti/pensieri automatizzati) consiste nell’organizzazione mentale in cassetti contabili. Abbiamo una propensione naturale a crearli, il problema è che spesso lo facciamo nel modo sbagliato. Se, al contrario, utilizziamo questa propensione innata convogliandola
      in una catalogazione corretta ed efficiente, otteniamo risultati straordinari.

      Come funziona il sistema a tre conti?
      Il sistema divide le tue entrate totali in tre conti contabili. È una buona strategia avere più conti correnti, con almeno uno di essi fuori dall’Italia, ovviamente in maniera legale.

      1. Conto Spese

      È il conto per le tue spese correnti, per cui riversa in questo conto la tua spesa mensile media. Il problema è che in generale le persone hanno solo questo conto corrente, creando così un grande caos nella gestione di tutte le altre finalità per cui il patrimonio dovrebbe essere utilizzato. In questo modo, i soldi che risparmi cambiano destinazione continuamente.

      2. Conto Investimenti

      Questo conto è destinato esclusivamente agli investimenti. Questo conto è il cuore del tuo cambiamento. È quello che ti permette di uscire dalla famosa ruota del criceto. Quello che ti farà evadere dal circolo vizioso in cui tutti finiamo appena nasciamo: Studia - Lavora - Fai una famiglia - Sopravvivi fino alla pensione - Vai in pensione - Muori. Grazie agli investimenti e alla creazione di benessere finanziario otterrai i mezzi per prendere decisioni più adatte alle tue esigenze.

      3. Conto Spirituale

      Non intendere il termine “spirituale” con un'accezione esclusivamente religiosa. Questo conto è dedicato alla gestione psicologica del tuo rapporto col denaro. È da considerarsi come un investimento su di te e sulla tua salute psicologica. Dovresti conservare il 5% delle tue finanze e investirlo sulla tua psiche e sul tuo rapporto col denaro. Perché? Un rapporto errato col denaro non permette di fare buoni investimenti nel lungo termine, per cui se manca questo aspetto, il restante 95% della tua gestione finanziaria potrebbe essere fatta nel modo sbagliato.
      Il sistema è organico: un conto senza gli altri due non funziona.

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