INVESTIMENTI 30 ottobre 2022 5 minuti di lettura

Come creare un business di successo: i principi fondamentali

Scritto da  Moneysurfers

Come creare un business di successo: i principi fondamentali


INVESTIMENTI

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30 ottobre 2022

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5 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Le persone in tutto il mondo dopo la pandemia si stanno licenziando in massa. Sicuramente anche tu, o qualche tuo amico o parente avrà detto almeno una volta: “Ho riorganizzato la mia vita, darò le giuste priorità! Basta, ora farò come diceva Confucio, amerò il mio lavoro è così non lavorerò nemmeno più un giorno della mia vita.”

      E ancora: “Aprirò un business cucito su di me e fan**lo l’ufficio! Basta le pause pranzo al microonde e le ore in metro o in treno per andare a lavoro!”

      Se ti ci ritrovi nelle frasi appena lette, allora questo articolo è scritto apposta per te.

      Il lavoro tradizionale è morto?

      Stiamo assistendo a un fenomeno sociale, globale e generazionale che è stato chiamato Great Resignation. Tradotto in italiano maccheronico, le Grandi Dimissioni. Sì, perché moltissima gente, ovunque nel mondo, vuole abbandonare il vecchio lavoro per avviare un proprio business. Purtroppo, se guardiamo le statistiche, noi crediamo che si rivelerà un fuoco di paglia per la grande maggioranza dei dimissionari.

      Le probabilità di fallimento di una startup, infatti, oscilla tra il 90 e il 95%. Questo significa che solo il 5% delle nuove attività imprenditoriali riescono ad essere un business di successo sul lungo periodo

      Insomma, è davvero una missione per pochi. Ma questo non vuol dire che non lo sia per nessuno. Se stai pensando anche tu di fare la “pazzia” e avviare un’attività in proprio, leggi molto attentamente il contenuto di questa guida, sarà oro per la tua rivoluzione personale.

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      Preparati a fare dei sacrifici

      Sgombriamo subito il campo da questo fraintendimento: se davvero vuoi fare della tua vocazione professionale la tua forma di reddito principale, devi essere pronoi a rinunciare a praticamente tutto. Un nuovo business è come un bambino piccolo, anzi peggio. Specialmente nei primi 2 - 3 anni non potrai mai lasciare la tua creatura a una baby-sitter. 

      Questo concetto è incredibilmente importante, perché è necessario prepararsi a fare spazio nella nostra vita e capire bene che cosa siamo disposti a rinunciare per raggiungere l'obiettivo di essere finalmente liberi.

      Inoltre, è di cruciale importanza essere matematicamente certi di avere incentrato la nostra idea di business sulla nostra reale vocazione professionale, ovvero quel magico incrocio tra quello che ti viene meglio, quello che ti piace fare e quello che produce cose che gli altri poi sono disposti a pagare. Non dimenticarti di tutte e tre le componenti. 

      Ebbene, essere motivati soltanto dai soldi prima o poi ti farà soccombere. Se compri riviste in stile Millionaire solo per vedere cosa tira nel mercato di oggi, dalla sigaretta elettronica, al bambù, al franchising di turno non farai altro che unirti alla massa dove ci saranno concorrenti molto più prepararti e strutturati di te. Mentre tu sarai ancora lì a pensare da dove iniziare, loro avranno già ideato due o tre prodotti meglio dei tuoi.

      La vocazione da sola non basta

      Trovare e iniziare a lavorare con la nostra vocazione professionale però, non è sufficiente per vivere solo di quello. Alla tua fantastica idea dovrai aggiungere un po’ di cultura finanziaria e di cultura d'impresa, nella giusta maniera, senza impazzire. Come si dice in cucina, Q.B. quanto basta. 

      Non bisogna diventare dei professori della Bocconi, non confondiamo gli studiosi con chi applica le cose studiate. I primi studiano per vocazione, i secondi per servire la propria vocazione.

      Consigli per i più giovani

      Vogliamo anche fare una premessa dedicata ai più giovani. Se non sei mai andato a lavorare, non fare subito una startup. Prima di fare l’imprenditore, vai a lavorare per qualche tempo. Dopo un paio di decenni di esperienza professionale possiamo dirti che chi non ha mai lavorato in una media o grande impresa fa molta più fatica nel suo business. 

      Un pizzico di praticantato, ma non solo un pizzico, è necessario. Lavorare in un'azienda di successo, soprattutto se globale e strutturata, sarà la migliore di tutte le università che potrai frequentare. Capirai che ci sono codici, processi e tanti piccoli segreti che se sei sveglio ti porterai nella tua attività, garantendoti l'efficacia migliore e soprattutto maggiore autonomia e indipendenza.

      Il Metodo dell’Azienda Karmica

      Ora veniamo al cuore di questa guida, in cui cerchiamo di trasferirti tutte le cose che servono per massimizzare la probabilità di far parte di quel 5 o 10% di persone che crea un’azienda di successo.

      Abbiamo ideato un metodo step by step che si chiama il Metodo dell’Azienda Karmica. Tranquillo/a, non si tratta di roba da fricchettoni new age. È un metodo che si basa su evidenze scientifiche, oltre a decenni di esperienza diretta in prima persona. Ma soprattutto si basa sui successi di centinaia di corsisti Moneysurfers che lo hanno applicato nella loro vita.

      Non è una ricetta “segreta”, anzi ti vogliamo “svelare” tutti i passaggi qui di seguito.

      Volendo riassumere il Metodo dell’Azienda Karmica in una sola frase, questa sarebbe: il motivo principale per cui le persone falliscono non è tanto legato a una carenza di conoscenza, tutto ormai si trova gratis online, ma perché non fanno le cose giuste nell'ordine giusto.

      La parola chiave è: ordine, nel senso che dovrai seguire una successione di regole precise.

      Aspetta, ma perché l’avete chiamata “azienda karmica”? Il termine Karma, spesso frainteso in occidente, vuol dire azione, e va spesso a braccetto con Dharma, che è proprio la vocazione. Per cui, l’azienda karmica è un’azienda che agisce ascoltando la propria vocazione. Semplice, no?

      Impara dalle leggi della Natura: l’albero

      L’errore che fanno tutti è quello di prendere un’idea, anche buona, investire tutta la liquidazione, aprire un account Instagram e avviare l’attività. Ad esempio, un B&B in campagna. Poi ci si accorge che le persone non fanno la fila davanti alla porta e allora ci si butta sui corsi di marketing, prima di finire nel calderone di quel 90-95% che non ce l’ha fatta.

      Per farcela dovrai indagare dentro di te, sulla tua vera e autentica vocazione professionale, accettando anche un’evoluzione diversa da quella che inizialmente avresti voluto che fosse.

      E poi? E poi piantiamo il seme nel terreno e si fa crescere l'albero. 

      Sì, per essere ancora più a rischio “fricchettone” abbiamo scelto proprio il simbolo dell'albero per il nostro metodo, perché davvero crediamo che la natura sia la migliore Bibbia esistente. Solo osservandola attentamente impareremo le migliori tecniche di business.

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      I 6 step per creare un business di successo

      Ora non ti resta che studiare i 6 step del Metodo dell’Azienda Karmica e metterli in pratica, se vuoi riuscire in quello che il 90-95% delle persone non riesce: creare un business di successo.

      1. Meditazione

      Se vuoi piantare un seme nel terreno dovresti essere sicuro/a che questo terreno non sia inquinato. Il lettore più accorto avrà già capito che il primo passaggio da fare è la pulizia dentro di noi, attraverso la meditazione. Che ti piaccia o no, si tratta di una condizione indispensabile se vuoi eccellere nel tuo campo. Per questo in Moneysurfers inseriamo esercizi di meditazione in tutti i nostri corsi di business.

      2. Life Design

      Nel secondo passaggio del metodo dovrai scendere in profondità in questo terreno, per conoscerci. Più le radici saranno profonde più il nostro albero sarà robusto e in grado di resistere alle tempeste, perché tanto le tempeste arrivano sempre. Ecco, le radici del tuo albero sono il Life Design. (se vuoi approfondire questo concetto, ci abbiamo scritto un libro best-seller su Amazon)

      3. Business Modeling

      Una volta strutturata la nostra vita attraverso il Life Design, vedrai che dal terreno spunterà un germoglio. Finalmente è ora di mettere la testa fuori, nel mercato, ma con molta moderazione e senza dover crescere troppo in fretta, perché, di nuovo osservando la natura, tutto ciò che cresce troppo in fretta è destinato a crollare altrettanto in fretta.

      Come fare il Business Modeling? Puoi utilizzare il famoso Business Model Canvas, uno strumento utilissimo per rappresentare la tua idea imprenditoriale e guardarla in modo distaccato e oggettivo. Il Business Model Canvas è lo strumento che ci permetterà di accordare la nostra azienda con l’armonia della natura. Grazie ad esso potrai scoprire chi saranno i tuoi clienti tipo, quali bisogni dovrai soddisfare, quale sarà la provenienza dei tuoi ricavi, e il motivo per cui i clienti sceglieranno te e non qualcun altro.

      4. Numeri

      Ora che il tronco è pronto e robusto possiamo considerare i rami del tuo albero del business. I rami rappresentano i numeri. Forse sono il fattore più noioso e scomodo da considerare, ma ancora prima di iniziare dovresti sapere quanti soldi ti serviranno, quante risorse dovrai assumere, quanto potrai incassare e in quanto tempo la tua attività sarà redditizia. Se non fai il cosiddetto Business Plan, è come giocare alla roulette.

      5. Marketing e Branding

      Mi raccomando, dopo aver completato tutti i punti precedenti, soltanto adesso potrai mettere la testa su come diventare più desiderabili. In altre parole, il tuo albero dovrà dotarsi di una chioma bellissima, ricolma di foglie, fiori e profumi ammalianti.

      Tutto il cucuzzaro che ti vendono su internet, come il social media marketing, il branding, il networking non serve a nulla se prima non hai fatto bene i compiti a casa.

      6. Profitti

      E alla fine, se hai fatto tutto nell’ordine giusto (ricordi?) la sorpresa è che i frutti bellissimi cominceranno a spuntare, e tutti li vorranno gustare. Il frutto di un’azienda basata sulla tua spiritualità e sul tuo io più profondo saranno automaticamente seducenti perché il nostro sé è come parte di un tutto, che le persone Istintivamente riconosceranno come parte di sé stesse.

      Per questo le aziende di successo diventano quasi più dei consumatori che dei proprietari di loro stesse, e nascono siti internet e profili di fan che gli fanno pubblicità gratis, senza bisogno di lavare il cervello delle persone con tecniche manipolatorie.

      I tuoi “prodotti karmici” cadranno come frutti nel terreno e lo fertilizzeranno, dando vita a nuovi alberi e foreste in armonia con il karma che li ha generati.

      Ecco spiegato il mantra di Moneysurfers: la felicità fa i soldi, e non il contrario.

      copertina la felicità fa i soldi

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