INVESTIMENTI 06 ottobre 2022 5 minuti di lettura

Entrate passive: cosa sono e come crearle

Scritto da  Moneysurfers

Entrate passive: cosa sono e come crearle


INVESTIMENTI

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06 ottobre 2022

|

5 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      La democratizzazione della finanza, la pandemia che ci ha fatto ricongiungere con noi stessi e pensare a un’alternativa rispetto al solito lavoro né amato né odiato e un’economia sempre più incerta su cosa vuol fare da grande, hanno spinto sempre più persone a desiderare un’entrata passiva.

      Ebbene, creare una rendita passiva non solo è possibile ma non è nemmeno così complicato, se sai come farlo.

      In questo articolo vedremo innanzitutto cosa sono le entrate passive, perché l’entrata passiva viene anche chiamata rendita o entrata automatica, le 5 idee per crearne una e i pro e i contro delle entrate passive come investimento.

      Che cos’è un’entrata passiva

      Un’entrata passiva, a differenza di un’entrata attiva, è un flusso di denaro in entrata che consente di guadagnare in modo periodico e prevedibile, senza una correlazione di tempo impiegato e rendita effettiva. Al contrario, un’entrata, o rendita, attiva è invece un guadagno economico che necessita del tuo diretto coinvolgimento.

      Un breve spoiler? L’affitto è una rendita passiva, il mestiere di pizzaiolo è una rendita attiva.

      Nel primo caso, anche se ultimamente sta diventando sempre più difficile, incassi l’affitto senza impiegare ore di lavoro nel generare quel denaro. Nel secondo caso, a meno che tu non sia in mutua, se non vai in pizzeria a lavorare non guadagni proprio niente.

      Perché l’entrata passiva viene anche chiamata rendita o entrata automatica 

      Sicuramente hai già letto diverse volte, online o sulla carta stampata, alcune varianti del termine entrata passiva. Molti fanno riferimento alla rendita o entrata automatica. Perché? Diciamo che utilizzando il termine passiva ci si riferisce maggiormente alla mancanza di attività lavorativa necessaria per la rendita. Mentre utilizzando il termine automatica si vuole enfatizzare maggiormente le qualità di periodicità e prevedibilità. Un evento automatico, di norma, è qualcosa che avviene senza alcun intervento diretto e anche con una cadenza molto precisa.

      Questa seconda sfumatura di significato è particolarmente importante perché ci ricorda di tenere in considerazione l’aspetto programmatico della rendita. Un’entrata passiva che non sia in alcun modo prevedibile non è affidabile e quindi non è da prendere in considerazione se si vuole “vivere di rendita”.

      Facciamo un esempio concreto: i dividendi staccati ogni semestre da un’azienda costituiscono un’entrata passiva, perché sono altamente quantificabili e prevedibili. Al contrario, una vittoria al gratta e vinci, oppure la bustarella regalata dalla nonna ogni tanto, non sono rendite passive in quanto non sono sempre uguali e non arrivano a cadenza regolare. Anche se la regolarità dei regalini di qualche nonna potrebbe avvicinarsi moltissimo a una rendita automatica. 😄

      copertina wellness kit

      È davvero possibile generare un’entrata passiva?

      Come abbiamo affermato in apertura, è possibile creare una rendita automatica. Eccome. Però non devi credere che i soldi possano cadere dal cielo, senza il dovuto impegno iniziale. 

      Segui questa procedura di 3 step per organizzare al meglio la tua strategia e iniziare a guadagnare passivamente.

      1. Studia


      Prima di avviare una strategia di investimento ti tocca studiare. Se non conosci a fondo l’argomento non potrai mai padroneggiarlo efficacemente. Perciò investi su te stesso/a e dedica il giusto tempo all’analisi di tutti i fattori che potrebbero farti fallire, prevedi il budget necessario e l’eventuale strumentazione più adatta al tuo scopo. Ora sei pronto/a per il secondo step.

      2. Agisci


      Metti in moto il motore della tua rendita automatica, se possibile facendo dei test. Ad esempio, se si tratta di investimenti finanziari potresti prendere in considerazione un conto demo per avere più dimestichezza con le operazioni di acquisto e vendita. Oppure potresti seguire uno dei nostri corsi dove hai un coach finanziario che ti segue nei tuoi primi passi nel mondo della finanza.

      3. Godi e monitora


      Finalmente potrai godere dei frutti della tua strategia, dopo l’impegno e lo studio iniziale. È sicuramente la parte più gratificante di tutte, ma non dimenticarti di dare le giuste attenzioni alla tua creazione di rendita passiva. Monitora, se puoi ottimizza, e quando avrai guadagnato abbastanza capitale potrai ripartire con il processo per crearne un’altra, e poi ancora.

      A questo punto, anche tu vorrai sapere come fare ad avere un’entrata automatica. Vediamo 10 idee che potresti prendere in considerazione e partire subito.

      copertina la felicità fa i soldi

      10 idee pronte all’uso per guadagnare in modo passivo

      Passiamo ad analizzare nel dettaglio 10 idee immediatamente applicabili per cominciare a percepire una rendita passiva.

      1. Investire in conti deposito o titoli di stato
      2. Investire in azioni da dividendo
      3. Guadagnare con un blog o sito web
      4. Guadagnare con le royalties
      5. Affittare immobili o box auto
      6. Guadagnare con l'affiliate marketing
      7. Vendere in dropshipping
      8. Sviluppare app o plugin
      9. Vendere contenuti formativi
      10. Avviare un'attività di distributori automatici

      1. Investire in conti deposito o titoli di stato

      Non ci sono più i BOT di una volta, che sono arrivati a garantire percentuali a doppia cifra qualche decennio. Oggi conti deposito e titoli di stato rendono un misero 1,5% nel migliore dei casi, che quasi non basta a proteggersi dall’inflazione. In ogni caso sono ancora una valida alternativa a lasciare i soldi “parcheggiati” sul conto corrente.

      2. Investire in azioni da dividendo

      Le cosiddette dividends stock sono azioni di società che “staccano” dividendi a cadenza regolare. Un dividendo è una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Per cui una volta all’anno, oppure ogni 6 o 3 mesi, riceverai un piccolo (o grande) stipendio passivo dall’azienda a cui hai dato fiducia. Puoi approfondire le azioni da dividendo o consultare il nostro corso dedicato.

      3. Guadagnare con un blog o sito web

      Sei un esperto/a di un argomento preciso? Storia, botanica, make-up, fai da te, acquari? Allora potresti pensare di aprire un blog su cui pubblicare con frequenza e regolarità i tuoi articoli, che con il tempo inizieranno ad essere letti da sempre più appassionati come te.

      Ormai le conoscenze informatiche richieste per aprire un sito web sono davvero poche, ed è pieno di piattaforme gratuite con cui svilupparlo. Ma quanto si può guadagnare con un blog? Non c'è una cifra fissa, ma se i tuoi articoli saranno in grado di portare un buon numero di visitatori ogni mese, puoi guadagnare qualche centinaia di euro senza troppe difficoltà.

      4. Guadagnare con le royalties

      Sono la forma più antica e conosciuta di rendita passiva. Le royalties sono compensi riconosciuti all’autore di opere d’ingegno come canzoni, libri, opere teatrali o brevetti utilizzati e rivenduti per scopi commerciali.

      Sicuramente non è facile creare l’opera, il best-seller o il brevetto giusto, ma una volta fatto, dopo è tutto in discesa.

      5. Affittare immobili o box auto

      Se l’investimento immobiliare è ancora tra i più popolari in Italia, negli ultimi decenni ha perso la sua aura di infallibilità. Certo, i conti su un pezzo di carta tornano, ma poi i piani si scontrano con una cruda realtà. Affittuari che non pagano, guasti e manutenzioni straordinarie, interventi condominiali e l’aumento delle tasse sono solo alcuni degli imprevisti che potrai incontrare nel cammino verso l’estinzione del mutuo. Il suggerimento è: seleziona molto bene la città e la zona, ed esagera i costi imprevisti quando fai una pianificazione dell’investimento.

      6. Guadagnare con l'affiliate marketing

      Se ancora non lo conosci, l’affiliate marketing non è altro che una percentuale sulle raccomandazioni, in forma digitale! Se hai già un sito web, un canale YouTube o un account Instagram, potresti pensare di consigliare dei prodotti (software, servizi o prodotti fisici) in cambio di una piccola percentuale per ogni vendita generata dal tuo link di affiliazione. Ad esempio l’affiliazione su Amazon ti permette di “affiliare” tutto il catalogo del marketplace più grande al mondo, devi solo far lavorare l’immaginazione.

      7. Vendere in dropshipping

      Per certi versi è simile all’affiliate marketing, con l’aggiunta che nel dropshipping sei tu stesso a vendere un prodotto, ma senza neanche vederlo! Semplicemente puoi creare un sito ecommerce con il quale vendere i prodotti più disparati, ma quando ti arriva l’ordine sarà il produttore stesso a occuparsi dell’impacchettamento e della spedizione, mentre tu riceverai un’ottima ricompensa per aver generato la vendita. Grazie al dropshipping potrai vendere come Amazon, ma senza toccare nemmeno una scatola.

      8. Sviluppare app o plugin

      Che si tratti di un gioco, un editor di fotografie, una calcolatrice, un traduttore, un’app di Yoga o di meditazione, potrai pubblicare la tua creazione sugli store con una serie di acquisti all’interno dell’app oppure mediante la versione premium senza pubblicità, ad esempio. Questa entrata passiva richiede un grosso sforzo iniziale e notevoli competenze informatiche (anche se esistono strumenti per creare app senza saper programmare), ma una volta messa in moto può generare guadagni esponenziali.

      9. Vendere contenuti formativi

      Sei bravo/a in qualcosa che pensi possa interessare a poca o moltissima gente? Crea il tuo corso online o vendi le tue lezioni alle piattaforme che cercano contenuti formativi da mettere nel loro catalogo. Quante più persone acquisteranno la tua formazione, tanto più guadagnerai delle entrate automatiche. Non si tratta solo di lezioni “standard” ma anche pre-set fotografici, ebook informativi, fogli di calcolo automatizzati, allenamenti sportivi. Non c’è limite alla formazione!

      10. Avviare un'attività di distributori automatici

      L’ultimo metodo della lista è quello meno automatizzato, nonostante si occupi di distributori automatici. I distributori sono oggetti fisici e molto ingombranti, che richiedono una manutenzione continua, oltre alla ricarica dei prodotti venduti. Se hai abbastanza budget iniziale, e se la posizione è remunerativa allora potrai assumere qualcuno che lo faccia al posto tuo, altrimenti, almeno nella fase di start-up, dovrai occupartene personalmente.

      Nonostante tutto, seppur l'impegno richiesto sia maggiore, i ritorni arrivano fino al 60/70% sul prezzo di vendita dei singoli articoli, e le entrate saranno molto più alte delle singole ore lavorate.

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      Pro e contro delle entrate passive come investimento

      Nonostante il nome accattivante, nessuna rendita passiva lo è davvero al 100%. Anche i dividendi delle tue azioni necessitano di un minimo di “manutenzione”. Sarebbe sbagliato pensare di investire su una strategia di rendita automatica e dimenticarsi totalmente della sua esistenza. Per quanto sia passiva, ogni tanto dedicale le giuste attenzioni per permetterle di continuare a garantirti i suoi preziosi doni finanziari.

      Di contro, se sei disposto o disposta ad occuparti di lei, la rendita automatica può aumentare notevolmente la qualità della tua vita, aumentando le tue entrate in modo (quasi) completamente slegato dal tuo tempo e, spesso, dal tuo spazio. Questo significa una sola cosa: maggiore libertà.

      Se vuoi scoprire qual è il metodo migliore per te, in base alla tua situazione attuale e in base ai tuoi obiettivi, contattaci tramite la chat sul nostro sito oppure visita la pagina dei corsi di formazione finanziaria.

       

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