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Come investire piccole somme

Scritto da  Moneysurfers

 

Come investire piccole somme


23 marzo 2020

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2 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Oggi ti riveleremo un segreto sorprendente… 

      Le piccole somme si investono esattamente… come si investono quelle grandi! Non te l’aspettavi, eh?! 

      Non ti prendiamo in giro: in realtà non c’è differenza, a livello di metodologia di investimento, fra 100 e 100.000 euro. L’investitore vincente, ovvero che guadagna nel lungo termine, è colui che gestisce il proprio capitale con cura, con il giusto rispetto.

      C’era una volta…

      …Davide, che aveva bisogno di capitale, e un giorno decise di aprire un canale personale Twitter in cui forniva segnali di trading. Grazie a questo strumento, il nostro intraprendente protagonista incontrò il Principe Azzurro… o meglio il Principe D’Oro, un investitore facoltoso, che (letteralmente) dall’oggi al domani gli affidò un capitale da tradare di 100.000 sterline. 

      Ma la fortuna di Davide non fu trovare tutti questi soldi in 24 ore.

      La vera fortuna di Davide fu che aveva studiato e che sapeva che, per gestire 100 euro o 100.000 sterline è indispensabile lo stesso mindset, sono necessarie le stesse capacità di money management. 

      Fortunatamente Davide si era allenato a lungo e, quando giunse il momento fatidico era pronto a gestire un grosso capitale.

      Quello che è capitato a Davide è un fatto straordinario. Normalmente 10.000 euro non diventano 100.000 in un giorno, e nemmeno in un anno. 

      Ma ciò che è davvero importante è allenare la propria mentalità come se fossimo investitori professionali. In questo modo sapremo ottimizzare ogni possibilità. 

      La magia dell’interesse composto 

      Quello che è successo a Davide sembra una magia.

      Ma c’è una magia più piccola e accessibile a tutti, ogni giorno: si chiama interesse composto e si basa sul cosiddetto “effetto valanga”.

      Così come una palla di neve lanciata da una montagna attira altra neve e si ingrossa, ugualmente i soldi attirano altri soldi e aumentano. Grazie all’interesse composto, ogni mese potrai risparmiare un po’ più di soldi, per investirli nuovamente. 

      Quanto investire?

      Una somma che può essere grande per me, forse è piccola per te o minuscola per Warren Buffett. Allora come facciamo a capire qual è la giusta quota di soldi da investire? 

      Nel nostro libro La felicità fa i soldi (Macro Edizioni) proponiamo una versione riveduta e corretta del consiglio che Robert Kiyosaki dà nel suo volume "Padre ricco, padre povero" (in cui si suggerisce di avere due conti correnti separati: uno riservato ai conti da pagare e l’altro dedicato agli investimenti). 

      Conti correnti: trini è meglio

      Il nostro suggerimento è di aprire addirittura tre conti correnti diversi, con questi scopi.

      1. Conto corrente dedicato alle spese correnti, dove riversare il 70% dei guadagni.
      2. Conto corrente dedicato agli investimenti, dove riversare il 25% dei guadagni. Gli investimenti a cui ti puoi dedicare sono di due tipi:
      3. Puoi investire nella tua formazione.
      4. Puoi investire in investimenti finanziari.
      5. Conto corrente dedicato a migliorare il tuo approccio psicologico al denaro, in cui riversare il 5% dei guadagni.

      Come funziona questo terzo conto? 

      La gestione del denaro ha sempre una forte componente psicologia ed emotiva. C’è, per esempio, chi fatica a investire e a spendere, che poi diverrà il cosiddetto “più ricco del cimitero”, e c’è la celebre “cicala”, che sperpera tutto. 

      Questo terzo conto ci serve per aiutarci a equilibrare questo aspetto e deve obbligatoriamente essere svuotato una volta all’anno.

      Se, per esempio, sei una persona che tende a scialacquare, organizzati per spendere questa quota del 5% per donare qualcosa agli altri. Se arrivi al 30 dicembre e non hai ancora speso i soldi che ci sono sul conto, offri il cenone di capodanno agli amici!

      Al contrario, se destini già una grossa fetta dei tuoi beni all’associazionismo e al volontariato, usa questo conto per allenarti a percepire la sensazione che si ha, dedicando dei beni a se stessi. 

      Consigli TOP

      Se arrivi a fine mese e pensi di non poter riversare nulla nel conto n. 2 e n. 3 perché non hai entrate, è arrivato il momento di fare una sana analisi di cassa. Fai un downshifting, semplifica il tuo stile di vita e imponiti di risparmiare almeno il 20% ogni mese. 

      Non sei mai al minimo, puoi sempre cambiare radicalmente abitudini (per esempio spostarti dal centro alla periferia per un anno). 

      Quando i soldi e gli investimenti inizieranno a farti guadagnare potrai cambiare di nuovo il tuo stile di vita.

      In sintesi ecco le nostre regole auree.

      1. Inizia a risparmiare in ottica di investimento. 
      2. Studia: non improvvisarti investitore. Aumenta la tua cultura finanziaria. 

      L’Italia è l’ultimo Paese in Europa a livello di cultura finanziaria. Trova un formatore che ti sia simpatico che ti faccia vivere la finanza in un modo migliore. 

      (Consiglio di lettura sul tema: nel libro "Il Cigno nero" Nassim Nicholas Taleb racconta di aver sempre detestato la matematica finché non ha iniziato a fare trading. A quel punto ha capito che il calcolo delle probabilità poteva avere tutto un altro sapore… Può capitare lo stesso anche a te!)

      1. Non aspettare di essere onnisciente. Non serve sapere tutto sugli investimenti per iniziare a investire piccole somme. 

      Puoi comprare microparti di azioni (a questo scopo può essere utile la app Revolut). 

      Ciò che è importante è iniziare a vivere l’esperienza di investitore, iniziare a familiarizzare con i soldi che producono soldi.

      “Imparare è un’esperienza, tutto il resto è solo informazione”: non lo diciamo noi, ma Albert Einstein. 

      Con questa perla chiudiamo in bellezza e ti salutiamo fino alla prossima onda,

      D+E

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