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Yoga Finanziario, c'è chi lo odia. Le nostre risposte

Scritto da Moneysurfers | 11 ottobre 2020

Abbiamo capito quanto lo Yoga Finanziario fosse un argomento importante dal dibattito che i nostri video, blog e dirette scatenano nel pubblico. Una parte capisce subito la sua portata innovativa, e per alcuni rivoluzionaria, di questo concetto che a prima vista può sembrare quasi ossimorico, altri invece lo criticano, con motivazioni talvolta anche ponderate e scrupolose.
Per questo abbiamo deciso di rispondere alle vostre critiche, poiché è un’occasione per confrontarci e andare sempre più nel profondo di questa tecnica in cui crediamo fortemente.

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I critici dello Yoga Finanziario si dividono in due filoni principali:

  1. Gli analitici per eccellenza, i super pratici;
  2. I critici spirituali. O ricchezza esteriore o benessere spirituale. Non si possono raggiungere entrambi gli obiettivi.

Le critiche allo Yoga Finanziario

Partiamo dal primo gruppo. Il motto dei critici pratici è: Con la spiritualità non si mangia. Probabilmente immaginano la spiritualità da un punto di vista estremista, ultra-religioso e vincolante. La spiritualità di cui parliamo noi di Moneysurfers, invece, è una pratica che non toglie attenzione e focus sulla vita reale, ma ti permette di viverla con ancora più energia e determinazione. La vera spiritualità aiuta a instaurare un migliore rapporto con se stessi, diventando più consapevoli conosceremo meglio i nostri punti di forza, i punti di debolezza, i nostri talenti, le nostre vocazioni. Grazie alla vera spiritualità prenderemo decisioni migliori, sceglieremo di circondarci di persone più stimolanti, raggiungeremo gli obiettivi personali e professionali con più naturalezza. La meditazione e lo Yoga sono proprio tecniche che aiutano ad allenare il muscolo della presenza interiore.

Dall’altra parte ci sono i critici spirituali. Lo Yoga è sacro, la materia e la ricchezza sono il Male, dicono spesso. Se osserviamo attentamente il simbolo del Tao, ci accorgiamo che la luce e il buio, il bene e il male, sono intrinsecamente collegati l’uno all’altro. Anzi, l’uno non esiste senza il suo opposto. Anche il termine Yoga etimologicamente significa unione, tra l’io e il divino. Nello Yoga, individuo e divino, l’ego e il mondo circostante si fondono in un’entità unica, senza separazioni. 

Questa intuizione profonda e ancestrale è stata tradotta dalle religioni attraverso i miti, le allegorie e i testi sacri. Un vero saggio ti direbbe: non cercare l’illuminazione, sii adesso la luce.
L’intuizione di cui parliamo è come una luce all’interno di una stanza buia. Grazie ad essa possiamo notare gli oggetti dentro la stanza, ma quegli oggetti c’erano già da prima che accendessi la luce, non sono comparsi quando l'abbiamo accesa! L’illuminazione è lo strumento per vedere ciò che esiste già, ma è nascosto nel buio del sonno spirituale.

L’essenza dello Yoga

Lo Yoga è uno stato esistenziale, che si è evoluto in numerose tecniche anche molto differenti tra loro. Ci sono tecniche più mentali, fisiche o energetiche. Sono tre le vie yogiche principali.

  1. Karma Yoga, lo Yoga dell’azione (da Karma = Azione)
  2. Jnana Yoga, lo Yoga della conoscenza
  3. Bhakti Yoga, lo Yoga della devozione

Il Karma Yoga ci permette di raggiungere il risveglio spirituale attraverso le azioni che compiamo quotidianamente, in particolare, quando seguiamo la nostra vocazione. Compiendo azioni coerenti con la nostra vocazione sviluppiamo il cosiddetto karma positivo, altrimenti sviluppiamo il famoso karma negativo. Nella Bhagavad Gita, un volume dell’immenso testo sacro Mahabharata, questo concetto è espresso in modo efficace nell’esempio di Arjuna: se nasci miglior guerriero del mondo, in battaglia devi combattere, anche se si tratta di combattere e uccidere i tuoi fratelli e cugini.

Qual è il nostro ruolo nel mondo? Siamo un’espressione del TUTTO, ognuno seguendo la propria vocazione attraverso l’intuizione.
Lo Yoga Finanziario è una via per portare il Karma Yoga nella vita quotidiana. Anche il denaro fa parte del nostro mondo, non possiamo fare finta che non esista. I soldi non hanno un significato intrinseco, o biologico, siamo noi che nel corso di una vita instauriamo un rapporto positivo o conflittuale con essi. I soldi sono un mezzo, uno strumento neutro che ci agevola nelle azioni che scegliamo di fare. A seconda delle situazioni in cui ci troviamo, i soldi possono avere più o meno valore, dipende da noi attribuirgli la giusta importanza.

Il Denaro come uno specchio di te stesso

Il denaro è un ottimo esempio del concetto di Sincronicità (o Legge dello Specchio). Spesso consideriamo gli eventi esterni come la causa dei nostri moti interiori. Secondo la sincronicità invece questi due moti sono contemporanei, ovvero l’evento esterno è sincronico alla nostra necessità interna di manifestare una determinata emozione. Non è la musica in se stessa a farci ballare, ma la nostra voglia di ballare sincronica alla musica che sta suonando che ci fa esplodere in un ballo sfrenato. Seguendo questo ragionamento, il denaro diventa uno specchio di ciò che sei all’interno, un catalizzatore della tua espressione nel mondo. Non sono i soldi a corrompere, ma attivano la corruzione che c’è già dentro alcuni di noi. Non sono i soldi a farti diventare avido ed egoista, ma potenziano un’attitudine preesistente. Al tempo stesso i soldi possono diventare il potenziamento di attività virtuose e positive che migliorano la vita di milioni di persone.

Evita l’attaccamento morboso ai soldi, sfruttali per il loro potenziale senza diventarne schiavo. Non usare i soldi come obiettivo, ma come un mezzo.

Attraverso i metodi e le tecniche dello Yoga Finanziario puoi imparare a riconoscere, gestire e sfruttare al meglio il potenziale del denaro, senza il rischio di attribuirgli troppa o troppa poca importanza. Mediante tecniche sia pratiche che spirituali, lo Yoga Finanziario ci aiuta a costruire un rapporto felice con il denaro, perché ricchezza interiore ed esteriore possano vivere contemporaneamente; non esiste separazione nell’universo, siamo sempre e inseparabilmente fuori e dentro di noi.

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