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Vuoi essere più produttivo? Ecco i 6 errori che devi evitare

Scritto da  Moneysurfers

 

Vuoi essere più produttivo? Ecco i 6 errori che devi evitare


02 settembre 2020

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3 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Partiamo dal punto zero, ancora prima di iniziare il nostro viaggio in 6 punti per essere più produttivi. Se vuoi davvero essere più produttivo nel tuo lavoro, devi lavorare con la tua vocazione professionale, ovvero non devi lavorare esclusivamente per guadagnare. Avendo obiettivi più alti nel tuo lavoro rispetto al puro guadagno, avrai sicuramente una redditività e una produttività molto più alte. Se ti interessa approfondire l’argomento e imparare a ricercare la tua vocazione professionale, dai un’occhiata ai nostri corsi di Life Design e formazione finanziaria consapevole.

      Guarda anche: come gestire il tempo per essere più efficace economicamente

      Quali cose NON fare per essere più produttivi

      Ma andiamo a scoprire quali sono le sei cose da NON fare per essere super produttivi sul lavoro.

      Non procrastinare

      Sembrerà scontato, ma questa è la base della tua produttività. 

      • Il primo consiglio è di NON lavorare da solo. Se invece sei obbligati a farlo, cerca di trovare qualcuno che possa supervisionare il tuo lavoro e che possa giudicare le metriche della tua produttività. Una persona fidata a cui confidare la tua roadmap e le tue scadenze tornerà molto utile come stimolo produttivo. 
      • Il nostro secondo consiglio per non procrastinare è questo: datti un tempo ragionevole per completare un lavoro, e poi dividilo a metà. È sorprendente quanto riuscirai a battere le tue previsioni e lavorare più efficacemente.

      Non essere perfezionisti

      Non vogliamo approfondire in questo video le cause più o meno inconsce che portano alcune persone alla ricerca maniacale delle cesellature di ogni dettaglio, ma proporti alcuni trucchi per non rischiare di incapparci anche tu.

      • Leggi le recensioni del tuo leader di mercato. Anche i migliori sbagliano, perché è inevitabile. La perfezione non appartiene a questo mondo. Il nostro guru di meditazione Maharishi Mahesh Yogi diceva di “non cercare la perfezione nel relativo”. Non è possibile accontentare tutti, ci sarà sempre qualcuno che si lamenterà di un prodotto o servizio, anche il migliore.
      • Datti obiettivi concreti di tempo e guadagno. Con una timeline e degli obiettivi chiari, ti accorgerai che a un certo punto dovrai partire, anche se alcune cose non sono ancora come le avresti volute. Perfection is the enemy of progress, diceva Winston Churchill, sei d’accordo?

      Non improvvisare

      Utilizzando il metodo della Pareto-efficienza scoprirai che è il 20% di ciò che fai ti porta l’80% del profitto. Per riconoscere qual è quel preziosissimo 20% bisogna sapere quale sia la nostra vocazione professionale, quali sono i nostri valori, il nostro target, il budget, la mission, il nostro business model e così via. Più avrai le idee chiare, meglio capirai quale strada percorrere con il miglior risultato.

      No alle notifiche

      Le notifiche, da qualunque fonte, sono sempre più frequenti e se non siamo in grado gestirle rischiano di dettarti i tempi della giornata, facendo passare in secondo piano quello che avevi scrupolosamente programmato. Mail, chat, gruppi WhatsApp, chiamate possono farti scivolare via la giornata senza che tu te ne renda conto. 

      • Il nostro consiglio è quello di eliminare questa cattiva abitudine durante le ore di produttività, creando le bolle di focus: ogni ora, ad esempio, silenzia completamente il telefono per 40 minuti, e connettiti per i seguenti 20 minuti in cui rispondere alle notifiche.
      • Seleziona bene il dispositivo che utilizzi per lavorare. Davide Francesco Sada, co-founder insieme a Enrico Garzotto di Moneysurfers, lavora su un iPad dove non ha installato né il client di posta elettronica né WhatsApp, per assicurarsi di non essere disturbato nelle ore più produttive.

      Ad inizio giornata, suddividi le attività in programma che richiedono focus da quelle più semplici, per scegliere il luogo di lavoro che ti è più congeniale.

      Non fare tutto tu

      Conosci la matrice di Eisenhower? Ecco lo schema.

        Urgente Non urgente
      Importante Q1 - URGENZA
      Azioni non delegabili
      Da fare immediatamente
      Q2 - QUALITÀ
      Pianificazione
      Da fare in un secondo momento
      Non importante Q3 - DELEGA
      Impara a delegare ciò che è urgente
      ma non importante per te
      Q4 - CAZZEGGIO
      (costruttivo)
      • Capire cosa sia più o meno urgente è piuttosto semplice, capire cosa sia più o meno importante è decisamente più complesso. Per questo ci siamo diplomati in Life Design e lo consideriamo tra le attività più importanti da fare nella vita.
      • Più azioni della mia vita compongono il Q1, più sarai sottoposto a stress e tempistiche ristrette. Più azioni compongono il Q2, più alta sarà la qualità della tua vita, poiché starai lavorando per migliorarla, attraverso la formazione, la strategia, il benessere fisico e spirituale. Nel Q3 invece ci sono le azioni che rubando la nostra produttività togliendoci da ciò che è davvero importante. Per questo è importante saper delegare le task del Q3. Nel Q4 ci finisce il cazzeggio. Quanta parte della tua giornata occupa? È una cazzeggio di qualità o solo una perdita di tempo, una procrastinazione?
      • Cosa fare per mettere in atto la matrice d'Eisenhower? Ogni mattina fai la lista delle attività della giornata, e a fine giornata valuta quanto tempo hai passato nei quattro quadranti della tabella. Sei sommerso nel Q1? Hai cazzeggiato troppo nel Q4? Hai raggiunto la qualità che volevi nel Q2 o hai perso troppe ore nel Q3?

      No alle lunghe riunioni

      Noi italiani amiamo bighellonare intorno a un tavolo, spesso alzandosi senza un output concreto. Se guardiamo soprattutto al mondo anglosassone ci accorgiamo di notevoli differenze. Come puoi rendere le riunioni più produttive? In caso di riunioni operative veloci datti un ordine del giorno, chiaro e specifico, e delega una persona come del “controllo-qualità” della riunione. Questa figura deve dettare i tempi e moderare la discussione. Altrimenti, in caso di lunghe riunione strategiche, che non possono durare poco tempo, ti consigliamo di stare in movimento, di fare pause brevi e tornare alternando lo stare seduti allo stare in piedi, camminare, stare all’aperto. Parola chiave: cambiare.


      Metti anche tu in pratica questi 6 consigli che trasformeranno la tua produttività lavorativa migliorando le performance professionali e la qualità della tua vita.
      E se hai qualche suggerimento o vuoi racconarci la tua esperienza, scrivici.

      Leggi anche: Come arredare il tuo ufficio per attrarre più ricchezza

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