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I 9 passaggi per prendere decisioni davvero efficaci

Scritto da  Moneysurfers

 

I 9 passaggi per prendere decisioni davvero efficaci


14 maggio 2020

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3 minuti di lettura

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Cosa leggerai in questo articolo

    Make money while you sleep! Gli americani adorano questa frase, che rappresenta perfettamente il concetto di entrata passiva, o entrata automatica.

    Cosa sono le entrate passive o automatiche

    Le rendite passive non sono altro che i guadagni generati senza il tuo intervento diretto, in modo periodico e prevedibile, completamente slegate dal tuo tempo.

    Per avviare il motore delle rendite passive però, è necessaria una spinta iniziale, come un informatico che sviluppa l’architettura di un software e poi lo lascia vivere di vita propria, intervenendo saltuariamente per apportare delle migliorie.

    Alcuni esempi di entrate passive sono:

    • un affitto mensile versato dal nostro inquilino;
    • le royalties provenienti dalla vendita di un libro o dal diritto d’autore;
    • il pagamento dei dividendi delle azioni in nostro possesso.

    È proprio su quest’ultima voce che ci soffermiamo in questo approfondimento: i dividendi azionari.

    Mentre in questo articolo potrai approfondire alcuni metodi per generare entrate passive

    Cosa sono i dividendi azionari

    L’investimento è innanzitutto fiducia. Fiducia nella potenzialità di un’azienda, e fiducia nella crescita di valore e fatturato. Per questo motivo alcune aziende decidono di ripagare la fiducia degli azionisti “staccando” loro una ricompensa periodica, che viene appunto chiamata dividendo. 

    Possiamo affermare che il dividendo sia una quota degli utili di una società che viene corrisposta agli investitori. Acquistare un’azione da dividendo significa partecipare attivamente alla crescita di una società, sia dal punto di vista dell’incremento del valore azionario, sia agli utili del suo esercizio.

    I dividendi azionari possono essere di due tipi: in contanti o in azioni.

    Come facilmente avrai già capito, la prima tipologia prevede un pagamento di una somma di denaro in base alla partecipazione del tuo investimento, la seconda invece prevede il conferimento di una percentuale azionaria, sempre correlata con l’entità del tuo investimento, una o due o quattro volte l’anno.

    Cosa c’entrano le entrate passive con i dividendi azionari

    Domanda sciocca, penserai. Noi di Moneysurfers crediamo che i dividendi azionari siano uno dei migliori strumenti per generare un’entrata passiva, periodica e prevedibile direttamente sul tuo conto bancario, senza il minimo impegno di tempo ed energia, se non la scelta iniziale.

    Una o due o quattro volte all’anno, le migliori aziende da dividendo elargiscono un bonus in percentuale sul tuo conto bancario, il più delle volte già al netto della tassazione per non dovertene nemmeno preoccupare con il commercialista.

    Per investire con i dividendi azionari da professionista, dai un'occhiata a DIVIDENDS PRO Boost.

    Perché qualcuno dovrebbe darti una rendita passiva

    Mica tutte le società quotate staccano dividendi periodici! E allora perché solo alcune decidono di farlo? Ci sono diversi fattori da considerare.

    Generalmente, i dividendi sono un buon sintomo circa la salute finanziaria della società stessa, poiché rappresenta un residuale dell’utile di esercizio. Essendo in ottima salute un’azienda sceglie la strategia dei dividendi per attirare investitori e aumentare anche il valore azionario. Al tempo stesso, alcune aziende in profonda crisi provano la strategia dei dividendi per fare incetta di capitali e tentare di risanare le casse vuote. Per questo bisogna saper selezionare le azioni giuste.

    Le aziende maggiormente strutturate e mature sono più propense a corrispondere i dividendi, poiché devono reinvestire meno utile nella crescita, d’altro canto, le aziende in fase di startup hanno fame di utili per alimentare la loro crescita e la produzione, per cui sono meno propense ai dividendi.

    Riassumendo, l'azienda sana e in utile ha due strade percorribili: condividere una quota dei guadagni con gli investitori e al tempo stesso diventare più appetibile per lo stesso motivo, oppure reinvestire completamente i guadagni per crescere maggiormente e diventare più appetibile attraverso la crescita del valore azionario.

    Quali sono i vantaggi di questa tipologia di investimento

    Il metodo più rapido e potente per accelerare la nostra ricchezza materiale è senza dubbio il “fare impresa”. Nessuno strumento d’investimento serio potrà mai dare i ritorni, in termini di sostanza e velocità di accumulo, che può dare una buona idea imprenditoriale messa a terra a dovere.

    Vero, ma non è semplicissimo creare un’impresa di successo e soprattutto richiede la totalità del nostro tempo e ogni sforzo possibile per la sua affermazione.

    E se fosse possibile fare l’imprenditore col popò degli altri? Ecco, le dividend stocks, sono le azioni che in automatico sganciano nel conto corrente una parte degli utili distribuiti dalle aziende di successo.

    Queste azioni hanno una calendarizzazione precisa per i loro payout, per questo è possibile strutturare l’investimento in modo che ogni mese o due incassiamo una quota come se fosse un affitto, senza tutte le seccature che la proprietà di un immobile porta con sé.

    Quali sono i rischi

    I dividendi sono periodici, ma non sono garantiti. Spesso le società indicano la quota dell’utile (il payout) che intendono distribuire in un ipotetico piano triennale, ma non sono tenute a rispettarla, come invece succede nelle obbligazioni.

    A seconda delle circostanze, gli utili potrebbero essere utilizzati per ripianare delle eventuali perdite, fare investimenti o aumentare il patrimonio societario.

    Investire in azioni da dividendo può essere altamente remunerativo, ma richiede conoscenza del mercato e qualche dritta sulle azioni migliori da acquistare.

    Forse ti farà piacere sapere che Moneysurfers ha organizzato un corso unico e gratuito sulla migliore strategia per investire nei dividendi azionari. Per conoscerla, non ti resta che iscriverti qui sotto.

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      Il modo migliore per prendere una decisione efficace è avere un metodo. Se mettiamo in atto un metodo preciso, la parte decisionale, che verrà alla fine del processo, sarà semplice e fluida. 

      Avere un metodo non significa che non possiamo beneficiare di intuizioni o di ispirazioni divine, anzi… Un metodo ci aiuta a invocarle al momento giusto ☺ 
       
      Vediamo come.

      1) Assicurati di essere mentalmente lucido. 

      Non stiamo scherzando: assicurarsi di avere lucidità mentale è la conditio sine qua non per prendere buone decisioni. 
       
      Come si fa a essere mentalmente lucidi? 
      Bisogna dormire. 
       
      Jeff Bezos (presidente e amministratore delegato di Amazon) dichiara di non prendere mai decisioni dopo le 5 del pomeriggio. 
      In azienda si fanno spesso riunioni anche fino alle 8 di sera, ma dopo le 5 si è troppo stanchi per valutare lucidamente questioni importanti. 
      Quando dobbiamo prendere una decisione chiudiamo gli occhi e analizziamo il nostro stato interiore: siamo tranquilli o agitati? Se ci sentiamo emotivamente o fisicamente provati, rimandiamo la decisione al giorno successivo.
       
      Se invece dobbiamo per forza prendere una decisione in quel momento, chiudiamo gli occhi 5 minuti e concentriamoci sul respiro: osserviamolo scendere nella pancia e uscire dalle narici, cerchiamo di rilassarci. 
      Solo dopo questo momento di quiete prendiamo la nostra decisione.

      2) Osserva la situazione da lontano. 

      Cerchiamo di guardare il problema da un punto di vista oggettivo, trasformandoci da attori in registi. Spesso affrontare decisioni comporta fronteggiare delle paure: mantenere un atteggiamento il più possibile neutro ci aiuterà a superarle. 
       
      Federico Fellini, quando doveva prendere decisioni importanti, si allontanava dal set per osservare la situazione da lontano: questo spazio di distacco e prospettiva lo aiutava a fare scelte migliori. 
      Questo accade anche in natura: nell’organizzazione sociale dei lupi la posizione del capobranco è in fondo, a qualche metro di distanza dal resto del branco, per poter osservare la situazione in modo più ampio. 
       
      Ci sono varie modalità per distaccarci dalle situazioni: prima di tutto, possiamo allontanarci fisicamente. Noi, per esempio, quando facciamo riunioni strategiche, ci incontriamo lontano dai luoghi consueti. 
      Se non possiamo allontanarci realmente, proviamo a fingere di essere persone esterne alla situazione: cosa vediamo da lontano? C’è qualcosa che stiamo imparando da questo problema? Se cambiamo la nostra prospettiva, non vedremo più solo un problema, ma anche una fonte di sapere. 
      Un altro metodo per essere distaccati può essere quello di cercare di immedesimarci in una persona che stimiamo molto, con cui condividiamo valori profondi. Proviamo ad assumere fisicamente i suoi atteggiamenti e la sua postura e facciamo finta che a prendere la decisione sia lei. 

      3) Chiarisci i tuoi obiettivi.

      Per prendere la decisione giusta, poniamoci le seguenti domande.
      Quale obiettivo voglio raggiungere? 
      Il problema che ho individuato che obiettivo comporta? 
       
      Siamo sicuri che l’obiettivo sia importante per noi, che sia prioritario e coerente con la nostra vita? 
      Una volta chiarito questo, andiamo ad analizzare il problema più in profondità.

      4) Cerca il problema radice. 

      Spesso i problemi sono sintomi di qualcosa di molto più profondo, come la febbre. In questo step bisogna analizzare la situazione e prendersi del tempo. È un lavoro di indagine e disvelamento. Qual è il problema profondo che sta alla base della situazione? Quali invece sono le conseguenze di quel problema?  
      Impegniamoci a capire l’origine vera del problema e agiamo su quella.

      5) Accetta i tuoi limiti.

      Alleniamoci al pessimismo cosmico e poniamoci la domanda seguente.
      Se non risolvessimo il problema, quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe accadere? 
      Questo non significa che non dobbiamo impegnarci a migliorare la situazione, ma è bene renderci conto delle conseguenze oggettive. 
      Non è detto che tutti i problemi siano urgenti. Idealmente sarebbe bello risolvere sempre ogni magagna, ma l’essere umano non è votato alla perfezione e all’eccellenza: a volte è indispensabile essere coscienti di cosa deve davvero essere risolto e di cosa, invece, ha un’importanza secondaria. 

      6) Disegna la soluzione del problema. 

      Prima di iniziare a ipotizzare delle soluzioni, facciamo un passo indietro e poniamoci la seguente domanda: 
      Sono la persona adatta a risolvere questo problema o è meglio che io chieda aiuto?
      In un’azienda appena nata all’inizio dell’organigramma ci saremo noi dappertutto però nel tempo, gradualmente, trovare persone a cui delegare sarà di cruciale importanza.

      7) Scegli soluzioni misurabili.

      Creiamo delle metriche per valutare se la soluzione è adeguata. Soprattutto se la decisione è nevralgica. 
      Forse vi starete chiedendo: “come faccio a misurare la soluzione… prima di averla trovata?” 
      In realtà la situazione va considerata da un punto di vista opposto: ovvero la soluzione che scegliamo potrebbe essere determinata dal fatto che saremo in grado di determinarne i risultati in modo preciso.

      8) Attiva la risoluzione (o la non risoluzione) del problema. 

      Arrivati a questo step saremo sollevati nello scoprire che la soluzione del problema sarà quasi banale. A questo punto prendere una decisione sarà semplice (e anche accettare, eventualmente, il fatto che non dobbiamo prendere nessuna decisione). 

      9) Verifica la soluzione. 

      Come sono andate le cose? Potremmo ritrovarci davanti allo stesso problema in futuro e, se avremo tenuti monitorati gli esiti della decisione presa in questo contesto potremo trovare una strategia valida anche in futuro.
       
      Il consiglio in più
       
      Lo strumento trasversale a tutti i nove suddetti passi, nonché principale sia nel mondo degli investimenti sia nel mondo del business è la meditazione. Se c’è qualcosa di irrisolto internamente non potremo essere in grado di prendere decisioni efficaci. 
      In meditazione costante le connessioni cerebrali diventano più ordinate. Quindi fare della meditazione uno stile di vita è cruciale se vogliamo fare un salto quantico nella nostra performance finanziaria. E gli “effetti collaterali” della meditazione saranno più vasti di quanto immaginiamo…
       
      Alla prossima onda,
      D + E 

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